collettivo culturale tuttomondo

a noi piace leggere

  • chi siamo
  • più letti
  • amore
  • poeti
  • pittura
  • contatti
  • Privacy Policy
Ti trovi qui: Home / poeti / Eugenio Montale da Satura

Eugenio Montale da Satura

03/08/2023 By carlaita

cctm collettivo culturale tuttomondo Eugenio Montale da Satura

Eppure resta che
qualcosa è accaduto,
forse un niente
che è tutto.

Eugenio Montale

frammento da Satura, Xenia II, 13, Mondadori 1971
_
eugenio montale da satura poesia cctm a noi piace leggere eppure nobel

foto Zuzu Valla – fair use

cctm a noi piace leggere

Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, scrittore, traduttore, giornalista, critico musicale, critico letterario e pittore italiano.

Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta Ossi di seppia (1925) fissò i termini di una poetica del negativo in cui il “male di vivere” si esprime attraverso la corrosione dell’Io lirico tradizionale e del suo linguaggio. Questa poetica viene approfondita nelle Occasioni (1939), dove alla riflessione sul male di vivere subentra una poetica dell’oggetto: il poeta concentra la sua attenzione su oggetti e immagini nitide e ben definite che spesso provengono dal ricordo, tanto da presentarsi come rivelazioni momentanee destinate a svanire.

Dopo La bufera e altro (1956) raccolta delle poesie degli anni della guerra (Bufera) e di quelli immediatamente successivi, per un decennio si dedica alla critica musicale, teatrale e letteraria, accantonando la poesia. Nel 1963 muore la moglie e ciò dà avvio a una fase di ripresa, in cui il poeta affronta nuovi temi e sperimenta nuovi stili: Satura (1971), Diario del ’71 e del ’72 (1973) e Quaderno di quattro anni (1977).

Nel 1967 è stato nominato senatore a vita e nel 1975 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura. (fonte Wikipedia)

 

cctm.website

Pubblicata nel 1971, Satura, è la quarta raccolta di Eugenio Montale che dopo Ossi di seppia, Le Occasioni e La bufera e altro, con questo nuovo lavoro si allontana dai precedenti lasciando molti dei suoi affezionati lettori dell’epoca delusi. Illuminanti le parole del critico Riccardo Castellana a riguardo:

“Satura non è il capolavoro di Montale: è però il suo libro più vivo e e più decisamente proiettato verso l’orizzonte della ricezione presente, quello che con maggiore incisività sa parlarci del nostro tempo mentre descrive in modo puntuale, e con chiarezza di dettagli mai raggiunta prima, una realtà storica che è ormai alle nostre spalle.”

cctm collettivo culturale tuttomondo Eugenio Montale da Satura

 
 

Archiviato in:italia, poeti Contrassegnato con: eugenio montale, italia, nobel, poeti

i più letti

  • Francesco Roversi (Italia) 186 views
  • ci sono 3 tipi di persone 139 views
  • Andrea Pazienza Ma sono stanco 110 views
  • Fernanda Romagnoli (Italia) 78 views
  • tupananchiskama (Quechua) 56 views

Tag

Alda Merini Americhe Precolombiane amore architetti argentina brasile calendario Pirelli capolavori chile cile colombia Cuba disegnatori donne english espana fotografia Francia Frida Kahlo iliade italia Italo Calvino made in italy mario benedetti messico mestieri d' arte moda musica México nicaragua nobel pablo neruda perù Philippe Jaroussky Pier Paolo Pasolini pittura poeti scrittori scultura Spagna tina modotti uruguay usa varie venezuela

Articoli recenti

  • Doris Bellomusto Cosa so dell’amore?
  • Frida Kahlo by Nickolas Muray
  • 38 Iliade -A. Baricco Terza Serata Agamennone
  • Irving D. Yalom (USA)
  • Patrizia Belli (Italia)

i più letti

  • Francesco Roversi (Italia) 186 views
  • ci sono 3 tipi di persone 139 views
  • Andrea Pazienza Ma sono stanco 110 views
  • Fernanda Romagnoli (Italia) 78 views
  • tupananchiskama (Quechua) 56 views

instagram

collettivoculturaletuttomondo

🍁🍂 🍁🍂
Qual è la parola per dire che non si hanno più s Qual è la parola per dire che non si hanno più sentimenti
negativi verso chi ti ha ferito?
Perdono, mi hanno risposto. Ma io volevo, al contrario, parlare
del rancore.
Questo è stato l’inizio e può valere come esempio.
Ogni giorno c’è una parola nuova di cui non ricordo il senso
e il cui suono tintinna un motivo percepito a brani
familiare una volta, ora perduto.
La sua luce abituale cade. Di colpo non importa,
provo rancore, perdono chi prova rancore, mi perdono?
C’è un alfabeto incomprensibile, un linguaggio dimenticato.
I nomi ruotano privi della loro materia fin dal mattino.
Come chiamare la stoffa bianca che il vento muove davanti
alla vetrata?
Tenda, tende. Il riso mi si annida in gola.
Lei, cioè io, tende a cosa?
Qui so rispondere: tendo alla terza persona
alla grazia sperimentata una volta sola
di un dolore sdoppiato e spinto fuori
poi fissato, ascoltato perfino nello scroscio delle lacrime
ma da un’altra me stessa
capace di lasciare la sua vecchia pelle sulla terra.

Antonella Anedda 

 foto © Nini Kubaneishvili
Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi s Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera. 

Emil Cioran
foto Saul Leiter
Fabio Magnasciutti Fabio Magnasciutti
Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna di Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna distrarsi.

Albert Camus

foto keristi  k
di Maya Angelou Ho imparato che qualsiasi cosa a di Maya Angelou 

Ho imparato che qualsiasi cosa accada, o per quanto l’oggi sembri insopportabilmente brutto, la vita va sempre avanti e il domani sarà  migliore.
Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata piovosa, la perdita del bagaglio, l’intrico delle luci dell’albero di Natale.
Ho imparato, indipendentemente dal rapporto che abbiamo coi nostri genitori, che ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita.
Ho imparato che il semplice sopravvivere è diverso da vivere.
Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.
Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani: si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle.
Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta.
Ho imparato che anche quando ho delle sofferenze non devo essere una sofferenza.
Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno.
Ho imparato che le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle.
Ho imparato che ho ancora molto da imparare.
Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.

illustrazione Ofra Amit
Carezze, ecco. Io se fossi una mano sognerei care Carezze, ecco. 
Io se fossi una mano sognerei carezze, quel bel contatto che consola la pelle che le riceve e anche quella che le fa.

Sergio Claudio Perroni

Foto: Laura Makabresku
Quand'ero piccolo, da grande volevo diventare un l Quand'ero piccolo, da grande volevo diventare un libro. Non uno scrittore, un libro: perché le persone le si può uccidere come formiche. Anche uno scrittore, non è difficile ucciderlo. Mentre un libro, quand'anche lo si distrugga con metodo, è probabile che un esemplare comunque si salvi e preservi la sua vita di scaffale, una vita eterna, muta, su un ripiano dimenticato in qualche sperduta biblioteca a Reykjavik, Valladolid, Vancouver.

Amos Oz

[Una storia di amore e di tenebra, traduzione di E. Loewenthal, Feltrinelli, 2003]
Pier Vittorio Tondelli da Biglietti agli amici, Ba Pier Vittorio Tondelli da Biglietti agli amici, Baskerville, 1986 … https://cctm.website/pier-vittorio-tondelli-biglietti-agli-amici/
#piervittoriotondelli #biglietti #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
C’è un libretto che si intitola Sulle ninna nan C’è un libretto che si intitola Sulle ninna nanne, sono 57 pagine di trascrizione di una conferenza che García Lorca tenne proprio sulle ninna nanne nella tradizione popolare spagnola. … https://cctm.website/ninna-nanne-federico-garcia-lorca-2/
#federicogarcialorca #ninnananna #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Credo nello sguardo della Gioconda e nei disegni d Credo nello sguardo della Gioconda e nei disegni dei bambini. Nell’odore dei panni stesi, del ciambellone e in quello delle mani di mia madre.
Credo che quando la barbarie diventa normalità, la tenerezza è l’unica insurrezione.
Credo che la vera gioia è riuscire a sentirsi parte di un paesaggio incantevole, pur non essendo altro che un granello di sabbia.
Credo che la lingua di Dio è il silenzio, e il suo corpo la Natura.
Credo che non siano le grandi rivoluzioni o le ideologie, ma i piccoli gesti a cambiare il mondo perché niente è più grande delle piccole cose.
Credo alla potenza del soffione, quel piccolo fiore selvatico che cresce ostinato tra le pieghe dell’asfalto e che anche tra mille difficoltà, riesce comunque a germogliare e a diventare fiore.
Credo che chi non vive il presente, sarà sempre imperfetto. Anche da trapassato.
Credo che la vera sfida è debuttare ogni giorno, tutto il resto è repertorio.
Credo che chi ha bisogno di nemici, non è in pace con se stesso.
E credo che non sia la bellezza che salverà il mondo, ma siamo noi che dobbiamo salvare la bellezza.
Credo che non bisogna cercare la felicità, ma solo proteggerla.
Credo che non c’è peggior peccato che non stupirsi più di niente e che tutta l’intelligenza e la cultura del mondo resti muta e si inchini davanti a questo grande mistero, al miracolo di questa vita che va avanti, nonostante tutto, che non si ferma, che si trasforma ogni secondo.
Perché la vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere.
Simone Cristicchi
@cristicchi 

illustrazione @dina_atelier_d
Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poet Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. 
Se continua minacciatelo di diseredarlo. 
Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.

Grazia Deledda

foto Patrick Lichfield
Torna, se puoi tornare, confideremo nel miracolo u Torna, se puoi tornare,
confideremo nel miracolo urgente,
nello spavento da dietro
le porte,
lo sgambetto che ti fa
volare;
torna da me, 
la morte faceva paura quando 
non c’era;
adesso è placata, è tutta presenza 
e meno 
attesa.
La sopporto da sveglia;
non mi sveglia se dormo.
Mi rimane
una cosa da dire,
è un parlare, un parlarti,
raccogliere le tue orecchie e la risata
come le monete 
che prillano per strada,
(e un tombino è lo sgomento);
Ho l’urgenza 
della tua bella faccia fredda,
che si imperla di sudore,
ma non muore.
Torna, perché ho bisogno che anche tu
e ancora tu, di nuovo 
mi voglia bene.
Perché ho paura che un pezzo di me
ti sia rimasto 
imbrigliato e anch’io
ho dimenticato:
di darti delle cose,
un bacio, 
gli occhi con la campagna di papaveri,
il sudore sulla mia 
camicia stretta;
di dirti grazie per aver guardato,
avermi lasciato 
sguazzare nell’azzurro.
Torna e torna 
a credere come i vivi
che la morte non esista.

Beatrice Zerbini
da In comode rate. Poesie d’amore
(Interno Poesia)

foto © Nini Kubaneishvili

@incomoderate.beatricezerbini
#penauts 🥜 #snoopy #woodstock ❤️ #penauts 🥜 #snoopy #woodstock ❤️
Imparai che il mondo non vede la tua anima, che no Imparai che il mondo non vede la tua anima, che non gliene importa un accidente delle tue speranze, dei sogni e dei dolori che si nascondono oltre la pelle e le ossa. Era così: semplice, assurdo e crudele.

Khaled Hosseini

[E l’eco rispose]

foto Alicia Savage
illustrazione: Armando Testa, pubblicità tessuti illustrazione: Armando Testa, pubblicità tessuti Lanerossi, 1953 … https://cctm.website/armando-testa-lanerossi/
#armandotesta #lanerossi #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #design
Ma se sono diversa … https://cctm.website/fernan Ma se sono diversa … https://cctm.website/fernanda-romagnoli-italia-3/
#fernandaromagnoli #poesia #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #diversa
Intanto non la chiamare gente, sono persone, una p Intanto non la chiamare gente, sono persone, una per una. Se la chiami gente non fai caso alle persone.

Erri De Luca

Illustrazione di xuan loc xuan
Tutto sbagliato E fu così che ci trovammo nel po Tutto sbagliato

E fu così che ci trovammo
nel posto sbagliato
al momento giusto
o forse
era il posto giusto
al momento sbagliato
con tutta probabilità
era tutto sbagliato
il posto
ed
il momento.

Erano sbagliati gli alberi e le strade
era sbagliato il cielo
ed il cemento
eri sbagliata tu
ero sbagliato io.

Sbagliammo il primo bacio
e l’ultimo
il primo appuntamento.
Il primo orgasmo fu sbagliato
e fu sbagliato il primo vaffanculo.
Fu sbagliato dirti t’amo
fu sbagliato dirti t’odio.

In realtà t’odio non te lo dissi mai
lo pensai
sbagliando.

Però sbagliò la luna ad esser piena quella notte
e a illuminarti il viso
sbagliarono i tuoi occhi ad esser belli in pianto
sbagliarono gli abbracci
quelli non dati
quelli dati
quelli non chiesti
quelli sperati.

E fu così che ci perdemmo
il sole sorse a ovest
abbaiarono i cavalli
i tassisti romani
offrirono un giro gratis
a tutti.
Guido Catalano

foto Gianni Boradori 

#OgniVoltaCheMiBaciMuoreUnNazista
Rizzoli
#PFR
Non muoverti. Se ti muovi lo infrangi. È come una Non muoverti.
Se ti muovi lo infrangi.
È come una gran bolla di cristallo
sottile
stasera il mondo: …
è sempre più gonfia e si leva.
O chi credeva
di noi spiarne il ritmo e il respiro?
Meglio non muoversi.
È un azzurro subacqueo
che ci ravvolge
e in esso
pullulano forme immagini arabeschi.
Qui non c’è luna per noi:
più oltre deve sostare:
ne schiumano i confini del visibile.
Fiori d’ombra non visti,
immaginati, frutteti imprigionati
fra due mura,
profumi tra le dita dei verzieri!
Oscura notte,
crei fantasmi o adagi
tra le tue braccia un mondo?
Non muoverti.
Come un’immensa bolla
tutto si gonfia, si leva.
E tutta questa finta realtà
scoppierà

forse.

Noi forse resteremo.

Noi forse.

Non muoverti.
Se ti muovi lo infrangi.

Piangi?

Eugenio Montale

dipinto Nikoletta  Bati
Carica altro Segui su Instagram

Categorie

Archivi

Privacy Policy

Meta

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica

Questo blog (https://cctm.website/) non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge italiana n° 62 del 7.03.2001.
L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati.
Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email.
Saranno immediatamente rimossi.

Copyright © 2023 · Metro Pro Theme On Genesis Framework · WordPress · Accedi