cctm collettivo culturale tuttomondo David Grossman (Israele)
Avevi ragione: in fondo, sto cercando un compagno per un viaggio immaginario. Ma hai sbagliato nel dire che forse non ho bisogno di un compagno reale. E’ esattamente il contrario: ho bisogno di un compagno reale per il mio viaggio immaginario.
David Grossman
da Che tu sia per me il coltello, Mondadori, 1999
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foto: Tim O’Brien – fair use
Un uomo vede una donna sconosciuta che, in un gruppo, sembra volersi isolare. Yair, commosso da quella che interpreta come un’impercettibile e ostinata difesa, le scrive una lettera, proponendole un rapporto profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo, ma esclusivamente epistolare. Più che una proposta è un’implorazione e Myriam ne resta colpita, forse sedotta. Accetta, e un mondo privato si crea così fra loro. In questo processo di reciproco avvicinamento Yair e Myriam scoprono l’importanza dell’immaginazione nei rapporti umani e la sensualità che si nasconde nelle parole. Finché Yair si rende conto che le lettere di quella donna stanno aprendo un varco dentro di lui, e gli chiedono con imperiosa delicatezza un’inaspettata svolta interiore… Romanzo epistolare avvolgente e “impudico”, “Che tu sia per me il coltello” è il ritratto di due persone che, nel condividere la parte nascosta di se stessi, inventano un mondo e il linguaggio per esprimerlo. Un libro che mostra a ognuno di noi quanta strada bisogna percorrere per vincere la paura e arrivare a toccare liberamente, con pienezza, l’anima (e il corpo) di un altro essere umano.
David Grossman (Gerusalemme 1954) è uno dei piú importanti scrittori israeliani.
Tra le sue opere, tutte pubblicate da Mondadori, ricordiamo: L’uomo che corre, Le avventure di Itamar, Il sorriso dell’agnello, Il vento giallo, Il libro della grammatica interiore, Ci sono bambini a zig-zag, Che tu sia per me il coltello, Il duello, La guerra che non si può vincere, Qualcuno con cui correre, Col corpo capisco.
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