cctm collettivo culturale tuttomondo Christian Bobin (France)
Alla mia nascita una fata si è chinata sulla mia culla dicendomi:
“Assaporerai soltanto una parte minuscola di questa vita e in cambio la percepirai tutta”.
Christian Bobin
da Resuscitare, AnimaMundi, 2015
illustrazione: Francesca Quatraro
Christian Bobin (Le Creusot, 1951 – Chalon-sur-Saône, 2022) è stato uno scrittore e poeta francese, vincitore del premio Prix des Deux Magots nel 1993 e del premio Prix de l’Académie Française nel 2016.
Conosciuto e apprezzato per la sua scrittura intensa e poetica che riconduce chi legge agli aspetti fondanti dell’esistenza, le sue opere, tradotte in numerose lingue, annullano i confini tra prosa e poesia, narrazione e contemplazione.
Vincitore di numerosi premi letterari, è noto – come recita la motivazione per il Prix de l’Academie Française 2016 – per essere “l’autore di una lettera senza fine, dal panteismo tranquillo, dove le confidenze si susseguono agli aforismi, lungo il passare degli incontri e delle perdite. Da anni, i suoi lettori sono stati catturati dal fascino inebriante della sua ‘letteratura meditativa’. ‘Crescere in chiarità, ecco lo scopo’, scriveva agli inizi. Tutto porta a credere che ci sia riuscito”.
Ha conosciuto in Francia e in molti paesi un crescente successo di pubblico e di critica, restando tuttavia un autore discreto, che rifugge gli ambienti letterari, «innamorato del silenzio e delle rose».
Di Christian Bobin AnimaMundi ha pubblicato: Autoritratto al radiatore (2012), Folli i miei passi (2012), Sovranità del vuoto (2014), Consumazione – un temporale (2014) Mozart e la pioggia (2015), L’uomo del disastro (2015), La vita e nient’altro (2015), Resuscitare (2015), Più viva che mai (2018), La vita grande (2018), L’insperata (2018), La presenza pura (2019), Abitare poeticamente il mondo (2019), Lettere d’oro (2020), Un azzurro che non mente più (2021) e Mille candele danzanti (2022)
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