cctm collettivo culturale tuttomondo Banana Yoshimoto Un viaggio chiamato vita
Quando moriamo, non possiamo portare niente con noi, né il denaro,né la casa, né l’auto, né la persona amata, né la nostra famiglia.
Neanche i vestiti e gli anelli che abbiamo indosso possiamo portare.
Quello che possiamo portare, invece, sono i ricordi, tanti da non poterli tenere tutti.
Sicuramente ci saranno anche brutti ricordi.
Però, forse,quando moriamo, anche quelli si trasformano in bei ricordi.
E, mi domando, accumulare bei ricordi, non è forse la sola cosa che possiamo fare nella vita?
Banana Yoshimoto
da Un viaggio chiamato vita, Feltrinelli, 2010
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foto: dalla copertina del libro
Banana Yoshimoto, pseudonimo di Mahoko Yoshimoto(Tokyo, 24 luglio 1964) è una scrittrice giapponese.
Yoshimoto ha iniziato a scrivere fin da piccola e ha pubblicato il suo primo romanzo, Kitchen, nel 1988. Il romanzo è stato un successo immediato e ha contribuito a lanciare la carriera di Yoshimoto come una delle scrittrici più importanti del Giappone contemporaneo.
Le opere di Yoshimoto sono caratterizzate da uno stile leggero e sognante, che spesso esplora temi come l’amore, la perdita e la ricerca di sé. I suoi personaggi sono spesso giovani e vulnerabili, e le sue storie sono ambientate in un mondo sospeso tra realtà e fantasia.
Yoshimoto ha pubblicato numerosi romanzi, racconti, raccolte di poesie e sceneggiature. I suoi lavori sono stati tradotti in oltre 30 lingue e hanno ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Izumi Kyōka, il Premio Murasaki Shikibu e il Premio Tanizaki.
Alcuni dei suoi lavori più famosi includono:
Kitchen, Feltrinelli, 1991.
Sonno profondo, Feltrinelli, 1994
N.P., Feltrinelli, 1992
Amrita, Feltrinelli, 1997
Honeymoon, Feltrinelli, 2000
Il corpo sa tutto, Feltrinelli, 2004
High & Dry. Primo amore, Feltrinelli, 2011
A proposito di lei, Feltrinelli , 2013
Le sorelle Donguri, Feltrinelli, 2018
Le strane storie di Fukiage, Feltrinelli, 2022
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