cctm collettivo culturale tuttomondo Antonella Anedda (Italia)
Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell’ombra della sera
per la sera che di colpo crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta a una ringhiera
per l’attesa marina – senza grido – infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare più sola nell’enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi, mia la luce deserta
– da brughiera –
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso e la parola bosco
trema più fragile del bosco, senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.
Antonella Anedda
da Notti di pace occidentale, Donzelli Poesia, 1999

foto: Antonella Anedda by Maria Sofia Mormile
Antonella Anedda (Roma, 1958) è una saggista e poeta italiana.
Il percorso poetico di Antonella Anedda ha inizio alla fine degli anni ’80 con la pubblicazione della raccolta Residenze invernali (1989), Premio Sinisgalli Opera Prima, un libro amato e recensito da una madrina d’eccezione, Amelia Rosselli. Le raccolte successive – Notti di pace occidentale (1999), Il catalogo della gioia (2003), Dal balcone del corpo (2007), Salva con nome (2012), Historiae (2018) – segnano il pieno riconoscimento di Anedda, una poetessa ormai considerata centrale nel canone del tardo Novecento e del primo quarto del nuovo millennio, come testimonia la recente uscita per i tipi di Garzanti nel 2023 della sua opera omnia.
Storica dell’arte di formazione, Antonella Anedda è anche una raffinata traduttrice, e la sua poesia risente tanto della forza delle immagini, per la cura del dettaglio che costituisce la sua poetica, quanto delle tradizioni poetiche altre, in primo luogo quella degli amati poeti russi (Cvetaeva, Mandel’štam, Achmatova, Brodskij, Larkin), ma poi anche di Celan, Rilke, Jaccottet.
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