collettivo culturale tuttomondo Andrea Emo (Italia)
Noi dunque, noi gli incontentabili, gli instabili, che cosa veramente vogliamo?
Forse non possiamo saperlo perché ciò che veramente vogliamo è non volere. In questa volontà negativa il volere si riposa della sua straordinaria volubilità.
Andrea Emo
da Quaderni di metafisica, Bompiani, 2006
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Andrea Emo (Battaglia Terme, 1901 – Roma, 1983) è stato un filosofo italiano.
Inizialmente allievo di Giovanni Gentile nel periodo in cui questi insegnava all’Università La Sapienza di Roma, non si laureò mai, tuttavia elaborò una sua personale dottrina che, mai pubblicata, rimase sconosciuta agli specialisti della materia fino a quando le centinaia di suoi quaderni di annotazioni autografe non vennero nel 1986 nelle mani di Massimo Cacciari, il quale riconobbe in essi l’autore di un’importante e originale filosofia. (fonte Wikipedia)
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Fu uomo di straordinaria cultura, lettore insaziabile, e della sua biblioteca, quasi quotidianamente, venivano a far parte nuovi volumi; attento all’esperienza sacra e religiosa, era abbonato a numerose riviste di teologia e filosofia; amante dei classici greci e latini, era solito leggerli nell’originale, cosi come per gli autori delle letterature francese, inglese e tedesca.
Schivo e distaccato, i suoi rapporti con il mondo accademico e con la cultura ufficiale furono rari ed occasionali: ebbe qualche incontro con Ugo Spirito; più rilevante fu l’amicizia con Alberto Savinio (Andrea De Chirico), testimoniata dai ritratti da questo fatti all’E. e alla moglie; un breve scambio epistolare vi fu con Ennio Flaiano. Tuttavia, il rapporto più profondo, coltivato anche attraverso una intensa corrispondenza, fu quello intrattenuto con Cristina Campo, l’unica ricordata anche nei quaderni.
collettivo culturale tuttomondo Andrea Emo