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di Alida Airaghi (Italia)
La ferita che dura
se non la tocchi guarisce da sola.
Nel silenzio è la cura:
diffida, diffida della parola.
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de Alida Airaghi
La herida que dura
si no la tocas sana por sí sola.
En el silencio está la cura:
desconfía, desconfía de la palabra.
traduzione dal web
immagine: Sameboat, Creative Commons 4.0
Alida Airaghi è nata a Verona nel 1953 e risiede a Garda.
Dopo la laurea in lettere classiche a Milano, è vissuta e ha insegnato a Zurigo dal 1978 al 1992, dipendente del Ministero Affari Esteri. Ha sposato il poeta Siro Angeli, da cui ha avuto le figlie Daria e Silvia.
Tra le sue pubblicazioni di poesia: L’appartamento, in Nuovi Poeti Italiani 3 (Einaudi 1984); Rosa rosse rosa (Bertani 1986); Il peso del giorno (La Luna, Grafiche Fioroni 2000); Litania periferica (Manni 2000); Un diverso lontano (Manni 2003); Frontiere del tempo (Manni 2006); Il silenzio e le voci (Nomos 2011); Poesie, in Nuovi Poeti Italiani 6 (Einaudi 2012); Elegie del risveglio (Sigismundus 2016); Omaggi (Einaudi 2017); L’attesa (Marco Saya 2018); Rime e varianti per i miei musicanti (Marco Saya 2020).
Presso le edizioni Lietocolle sono uscite le plaquette: Il lago (1996), Sul pontile, nell’acqua (1997), Litania periferica (1998), Le mura di Verona (1998).
In prosa ha pubblicato: Appuntamento con una mosca (Stamperia dell’Arancio 1991), Fine dicembre (Le Onde 2010), Qualcosa del genere (Italic Pequod 2018), In cornice (Ensemble Edizioni 2019),Se domani ti arrivano dei fiori (Giovane Holden 2021).
Collabora a diverse riviste, quotidiani e blog italiani e svizzeri.
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