cctm collettivo culturale tuttomondo Alda Merini Fuga di Volpe
Fuga di volpe di Alda Merini (Milano, 1931 – 2009)
A chi mi chiede
quanti amori ho avuto
io rispondo di guardare nei boschi
per vedere
in quante tagliole è rimasto il mio pelo.
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Alda Merini (Milano, 1931 – Milano, 2009) è stata una poetessa, scrittrice e aforista italiana.
Alda Merini ha iniziato a scrivere poesie fin da giovane e ha pubblicato il suo primo libro di poesie, “La presenza di Orfeo”, nel 1953. Ha continuato a pubblicare libri di poesie e raccolte di scritti fino alla sua morte.
È conosciuta per la sua poesia intensamente personale e autobiografica, che spesso trattava temi come l’amore, la solitudine e la sofferenza.
Nota anche una scrittrice come di prosa, nel 1986 ha scritto un’autobiografia, “L’altra verità. Diario di una diversa”
Ha vinto numerosi premi letterari durante la sua carriera, tra cui il Premio Viareggio e il Premio Campiello. È considerata una delle più importanti poetesse italiane del XX secolo.
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Attraverso le sue straordinarie poesie, Alda Merini è la scrittrice che ha maggiormente caratterizzato il 900, non solo in Italia. La sua esperienza di vita, l’alternarsi di lucidità e follia, l’internamento in manicomio, sono costantemente presenti nella sua poetica.
Lo stile di Alda Merini, poetessa di squisita sensibilità, è caratterizzato allo stesso tempo da una spiccata lucidità visionaria e da una certa inquietudine di sottofondo, espresse tuttavia attraverso toni semplici, lineari, limpidi. Una sorta di «fantastica irruenza» creativa, per usare le parole del critico Giorgio Manganelli.
In Alda Merini il disagio diventa fonte di ispirazione, materia prima per una poetica semplice e visionaria, spontanea e irruenta, in cui le immagini vengono accostate spesso senza collegamenti, senza la consueta linearità. È un modo di esprimersi, di fare poesia quasi orfico, che rimanda ad un’oralità primordiale piuttosto che a una vera ricercatezza di scrittura.
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