collettivo culturale tuttomondo

a noi piace leggere

  • chi siamo
  • più letti
  • amore
  • poeti
  • pittura
  • contatti
  • Privacy Policy
Ti trovi qui: Home / amore / Tienitele pure le mie parole

Tienitele pure le mie parole

22/07/2022 By carlaita

collettivo culturale tuttomondo Tienitele pure le mie parole

Tienitele pure le mie parole Catherine Black cctm a noi piace leggere parole

Tienitele pure le mie parole, se le vuoi.

Ormai non mi servono più. Mi servivano quando c’eri – per rimettere ordine ai rami spezzati dai tuoi uragani, per razionalizzare e mettere tutto a posto cercando di incastrare i pezzi come le tessere di un puzzle, cercando di dare un senso. Forse solo di leccarmi le ferite, di tamponare le emoraggie del mio ego – quelle che sanguinavano giù nel profondo, cicatrici antiche di disamore, di incompiutezza, che evidentemente erano rimarginate solo con una colla, con uno stucco fragile che sapevi far sciogliere semplicemente girandomi le spalle.

Non mi servono più.

Le ho usate – anche per non far morire quel che tu stavi uccidendo, compresa una parte di te. L’ho fatto perché io sono per l’accanimento terapeutico: sono spietata in questo, perché sono poche le cose a cui tengo e non riesco mai a dir loro addio.

Se vuoi te le lascio.

So che forse non saprai che fartene: le chiuderai stropicciate in un cassetto, o magari le getterai a testa in giù nel bidone della spazzatura – riducendole prima in mille pezzi per far perder loro significato, dividendole e ricomponendole a tuo piacere come fanno i bambini o i serial killer per leggerci dentro qualcosa che ti venga più comodo.

So che hai altre cose importanti a cui pensare: una cucina da arredare, un mutuo da pagare, iscrizioni a scuola, regali di Natale, le bollette, l’olio di palma da evitare e le proteine della soia piene di estrogeni. Ma magari ti capita ancora di fare fatica ad addormentarti – e no, non voglio che le mie parole ti tormentino levandoti il sonno: ho smesso di farti da grillo parlante, non ho più voglia di fare l’avvocato delle cause perse. Non so nemmeno per cosa mi interessa lottare ormai, non so nemmeno che senso abbia aver lottato: avete vinto voi, hai fatto bene a stare dalla parte di chi indossa le maschere – è tutto più facile, e se potessi, se solo ne fossi capace, lo sceglierei anch’io.

Ma dicevo – magari ti potrà capitare che, durante la notte, se non riesci a dormire e cominci a vagare cercando qualcosa, tu abbia freddo.
Ecco, io penso che forse le mie parole potrebbero scaldarti.
Per questo te le lascio.

Catherine Black

_

foto: Anya Mironyuk – fair use

twitter miglior sito letterario miglior sito poesia ira peccato amore sofferto molto donna amore psiche cctm latino america poesia arte bellezza fotografia amore

Mi chiamo Catherine… No, non è vero. In realtà non mi chiamo Catherine.

Catherine “Cat” Black è il mio pseudonimo – il mio nome de plume, per dirla in termini un po’ vintage. Se vogliamo, Catherine è una maschera – ma, come molte maschere, serve per farmi riuscire ad essere me stessa, per potermi esprimere in libertà. Cat è un alter-ego, che rispecchia nel nome del mio blog: il Gatto Nero, che guarda la Luna, che sogna di notte quello che di giorno non c’è. Il Gatto Nero e la Luna sono, da sempre, simboli forti per me: simboli della mia interiorità, dell’introspezione riflessiva, di solitudini e malinconie agrodolci – e del loro cono d’ombra che rivela profondità inattese, palpiti potenti, contraddizioni intense.

Credo nel potere delle parole. Nel potere espressivo delle parole. Nel potere salvifico, terapeutico delle parole. Nel bisogno di buttare fuori delle parole, di trasformare in qualcosa di concreto, forse di bello, che nasce da un po’ di confusione, da un po’ di delusione. Ma sa ritrasformarsi – e donarsi un significato (by Catherine Black)

cctm.website

collettivo culturale tuttomondo Tienitele pure le mie parole

 

Archiviato in:amore Contrassegnato con: amore, Catherine Black

più letti

  • Alejandro Jodorowsky L’amore adulto 91 views

  • Hannah Arendt a Martin Heidegger 56 views

  • Gaio Valerio Catullo 50 views

  • Vincenzo Ferdinandi Alta Moda 48 views

  • Linda Martin (Italia) 44 views

segui il canale WA

Tag

Alda Merini amore architetti argentina brasile capolavori chile cile colombia Cuba design disegnatori donne english espana fotografia Francia Frida Kahlo iliade italia made in italy mario benedetti messico mestieri d' arte moda musica México nobel pablo neruda perù Philippe Jaroussky Pier Paolo Pasolini pittura poeti Portogallo registi scrittori scultura Spagna teatro tina modotti uk uruguay usa varie

Articoli recenti

  • Pablo Neruda Qui ti amo
  • Gio Ponti per Richard Ginori
  • René Char (Francia)
  • Gianni Rodari Il Funerale della Volpe
  • Valeria Girardi (Italia)

Categorie

Si precisa che la diffusione di testi o immagini è solo a carattere divulgativo della cultura e senza alcuno scopo di lucro, nè rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza alcuna periodicità specifica. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
Nel caso si dovesse involontariamente ledere un qualsiasi copyright d’autore, il contenuto verrà rimosso immediatamente su segnalazione del detentore dell’avente diritto.

Archivi

Privacy Policy

Meta

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica

Questo blog (https://cctm.website/) non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge italiana n° 62 del 7.03.2001.
L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati.
Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email.
Saranno immediatamente rimossi.

Copyright © 2025 · Metro Pro Theme On Genesis Framework · WordPress · Accedi

← Antonia Ponti Suardi (1860-1938) ← Patrizia Cavalli Quattrocentottanta miliardi