collettivo culturale tuttomondo Toni Pagot (Italia)
Toni Pagot, pseudonimo di Antonio Pagotto (Milano, 16 dicembre 1921 – Roncello, 7 luglio 2001), è stato un animatore, fumettista e regista italiano.
È stato uno dei pionieri dell’animazione italiana, oltre che uno dei maestri del locale movimento fumettistico, divenuto famoso soprattutto per la creazione, assieme al fratello Nino, dei personaggi Grisù il draghetto e Calimero … continua a leggere su Wikipedia
Toni Pagot (16 December 1921 – 7 July 2001) was an Italian comics artist and animator.
Born Antonio Pagotto in Milan, in collaboration with his elder brother Nino, Pagot started his career in the fields of comics, animation and advertising. After the Second World War, the two brothers created with The Dynamite Brothers, the first Italian feature-length animated film and the first Italian film in Technicolor.
In 1963, the Pagot brothers created their main successful character, the black chick Calimero … keep on reading Wikipedia
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illustrazione: Toni e Nino Pagot, Calimero, 1963
Calimero è un personaggio dell’animazione pubblicitaria italiana, un pulcino piccolo e nero.
Appare per la prima volta nel Carosello della società Mira Lanza: essendo caduto nella fuliggine si sporca, diventa nero e non viene più riconosciuto dalla mamma. Vive qualche piccola avventura, nella quale rimane sempre colpito negativamente, ma grazie al detersivo pubblicizzato, Ava, torna ad essere bianco, lindo e contento.
La notorietà di Calimero è molto elevata per tutti gli anni sessanta e almeno fino alla metà degli anni settanta, tanto da far entrare nel lessico collettivo sia il nome del personaggio, sia alcune frasi celebri come “Eh, che maniere! Qui fanno sempre così, perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero… è un’ingiustizia però”. (fonte Wikipedia)
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L’ambientazione rurale delle storie è coerente con l’origine veneta di Nino Pagot, sposatosi nella milanese Basilica di San Calimero, da cui prendeva il nome il pulcino nero.
Nel primo Carosello è presentato come il quinto della covata di Cesira, una gallina veneta (che però lo disconosce perché è nero) e di Gallettoni, un gallo burbero (ma solo in apparenza). Completamente nero, in testa ha sempre l’uovo da cui si è schiuso, ed un bel giorno vede un grosso cane dormiglione che inizialmente scambia per sua madre.
Calimero affronta una serie di avventure in cui – nonostante il suo stato iniziale di “brutto anatroccolo” abbandonato dalla famiglia ed esposto alle cattive compagnie – non sempre il bene e la verità trionfano, nonostante la sua buona fede ed onestà. A riscattarlo alla fine è la bontà dell’olandesina della Mira Lanza, dimostrando che Calimero non è nero, è solo sporco!. Il link si esplica con il celeberrimo slogan Ava, come lava!
Il mondo di Calimero non è apertamente ostile ma anzi confortevole anche se popolato di aguzzini primo tra tutti il furbo papero Piero o il saccente professor Gufo Saggio, che fanno da contraltare ai personaggi positivi come la fidanzata Priscilla e l’amico Valeriano.