collettivo culturale tuttomondo Paul Claudel (Francia)
Si crede che tutto sia finito, ma poi c’è sempre un pettirosso che si mette a cantare.
On croit que tout est fini, mais alors il y a toujours un rouge-gorge qui se met à chanter.
Paul Claudel
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illustrazione Ota Janeček
Paul Claudel (Villeneuve-sur-Fère, 6 agosto 1868 – Parigi, 23 febbraio 1955) è stato un poeta, drammaturgo e diplomatico francese. (fonte Wikipedia)
Scrisse varie opere poetiche e teatrali, ma il lavoro cui dedicò tutta la vita fu L’annuncio a Maria, un dramma di cui presentò innumerevoli stesure fra il 1892 e il 1948. La vicenda è quella della giovane Violaine, della sua famiglia e dei suoi affetti, a partire dal momento in cui il padre Anna Vercors parte in pellegrinaggio per la Terra Santa. L’opera tratta di amore, di fede, e del ruolo delle vicende umane in rapporto alla totalità di ciò che esiste.
Negli anni della prima guerra mondiale le sue raccolte poetiche intitolate Poèmes de guerre e Corona benignitatis Anni Dei precisarono in modo chiaro la chiave espressiva di Claudel, ossia il versetto equidistante sia dalle libertà del verso libero sia dalle regole classiche, ma che seguiva il ritmo e gli elementi psicologici.
Della sua numerosa produzione artistica, vanno citati inoltre anche La scarpina di raso (1925) per la drammaturgia e Cinque grandi odi (1901-1905) per la poesia.
Se le sue liriche sono state anche criticate per l’oscurità simbolista, per la sicurezza dogmatica religiosa, la sua opera, complessivamente resta pur sempre suggestiva. Il suo lavoro viene focalizzato intorno a due punti di riferimento ben precisi: Dio e l’uomo peccatore o santo. Con uno stile talvolta sfiorante l’oratoria, Claudel approfondisce il rapporto tra il divino ed il mondo arrivando alla conclusione di un necessario atto di accettazione e di rispetto nei confronti di Dio.
L’Arte di Claudel è primitiva e continua, lo stesso poeta dice la sua Arte Poetica fondata sulla metafora cioè «la parola nuova, l’operazione che risulta dalla sola esistenza congiunta e simultanea di due cose differenti»[3] «La metafora è l’annotazione della novità, perché è la notazione di un accostamento fuggitivo mai ancora realizzato, una prima coincidenza sorpresa e fissata.Fare una metafora è esprimere l’incontro di due esseri le cui vie nel resto del tempo divergono, è registrare la loro com-posizione istantanea nell’accordo infinito. La metafora volgare unisce, in modo artificiale, due termini somiglianti». (fonte Wikipedia)
collettivo culturale tuttomondo Paul Claudel