cctm collettivo culturale tuttomondo Patrizia Vicinelli (Italia)
Non tornerò di Patrizia Vicinelli (Bologna, 1943 – Bologna, 1991)
Non tornerò.
Sui ponti infuocati
d’ estate
brilla la luna
brillano
scarpette a strisce
si
vedono sulle
piazze gelide e deserte
d’inverno l’incuria
di essi per il tempo sarebbe
un buon inizio
ma sotto il senso climatico
la sua angustia
l’ho promesso,
non tornerò mai lì.
Contro vado
e dirimo
dirimpetto
all’abisso fornace
che singulto
da singoli avvicinarsi
avercelo
condizionato nella mente
il tempo rotto
il tempo consumato
siamo a prestito
adesso.
La notte solitaria adombra
questo suono che è già
del novecento
cosa fanno le piccole perle
imperlano
noi che
sudiamo
da tutti i pori tristezza
che falsariga
di spots inattesi
ci sarebbe un altro percorso
da fare
lungo difficile impervio
deglutante
Per mandare giù
La saliva
Il fiele
Bocconi
Che a volte capitano
Capitano a volte
Note tutte in basso
Abissali deteriorate
L’aria è rovente
Quando ti brucia
L’amaro sole in nero
Spille spiragli
Coppale
Acre l’incenso sandalo sparge
Tutti
In piedi
Come fiori infilati
Nella loro ascesa l’altezza
Del distendersi
Del dispiegarsi
da Non sempre ricordano, Le Lettere, Firenze 2009
foto: Patrizia Vicinelli al festival Parole sui muri, Fiumalbo, agosto 1967 – fair use
Patrizia Vicinelli (Bologna, 1943 – Bologna, 1991) è stata una poetessa e artista italiana.
È considerata una figura unica e poliedrica nella letteratura italiana del secondo Novecento, nota per le sue performance vocali e per un approccio innovativo alla poesia che combina elementi visivi e sonori.
Vicinelli esordisce nel 1962 con il testo E capita, pubblicato su una rivista di Adriano Spatola. La sua opera è caratterizzata da una forte componente performativa, dove la poesia diventa gesto e corpo. La poetessa ha affermato: “Prima scendo in vita per poi scrivere”, evidenziando l’importanza della presenza fisica nella sua arte. La sua poesia è spesso descritta come “poesia del corpo”, in cui la sintassi tradizionale viene azzerata e si fa uso di caratteri grafici e tipografici anomali.
La sua opera include titoli come à, a. A (1967), Apotheosys of schizoid woman (1979), e Non sempre ricordano (1986), che riflettono il suo stile sperimentale e innovativo. Nel 2024 Argolibri ha pubblicato La nott’e’l giorno. L’opera poetica.
La poesia di Vicinelli si distingue per il suo anticonformismo e per la rottura con le convenzioni poetiche tradizionali. Essa esplora temi di identità, corporeità e linguaggio, utilizzando una varietà di tecniche che spaziano dalla poesia visiva a quella fonetica. La sua opera è stata esposta in diverse mostre internazionali e ha influenzato generazioni di poeti e artisti
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