cctm collettivo culturale tuttomondo Nino Migliori
Nino Migliori (Bologna, 1926) è il più autorevole e multiforme ricercatore italiano nel campo della fotografia.
A una produzione vicina al cosiddetto Neorealismo, ha sempre affiancato una ricerca concettuale all’interno del versante più avanzato dell’Informale europeo, svolgendo uno dei percorsi più diramati e interessanti della cultura d’immagine europea.
Ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni ’40 e i suoi primi lavori sono stati influenzati dal neorealismo, un movimento che sottolineava il realismo e il commento sociale. Negli anni ’50, ha iniziato a sperimentare con forme fotografiche più astratte e concettuali.
Pioniere degli sconfinamenti tra fotografia e arte, ha elaborato immagini inedite attraverso la ricerca della dimensione del non visibile, partendo sempre dall’esplorazione delle superfici, quali catalizzatrici di profondità e di complessità. Un alchimista dell’immagine, dalla profonda e radicata fede nell’etica antica della fotografia, che ha contribuito con la sua opera a spingere sempre più là e più a fondo le possibilità espressive del linguaggio fotografico.
Il suo lavoro è stato esposto in importanti musei e gallerie di tutto il mondo.
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foto: Nino Migliori , Il tuffatore, The diver, 1951 – fair use
«Non mi identifico con quella foto perché è frutto del caso. Ero a Rimini sul molo dove volevo esaminare questo tipo di tuffi che erano fatti in modo particolare con una corsa di due o tre metri e il salto. Volevo capire se riuscivo a riprendere una posizione orizzontale del tuffatore nonostante la rincorsa così breve». Nino_Migliori su Il tuffatore
Nino Migliori (1926) is the most authoritative and multifaceted Italian researcher in the field of photography.
Alongside a production close to the so-called Neorealism, he has always pursued conceptual research within the most advanced strand of European Informalism, carrying out one of the most extensive and interesting paths in European visual culture.
He began his career in the late 1940s, and his early work was influenced by neorealism, a movement that emphasized realism and social commentary. In the 1950s, he began to experiment with more abstract and conceptual forms of photography.
A pioneer of the boundaries between photography and art, he has developed new images through the research of the dimension of the invisible, always starting from the exploration of surfaces, as catalysts of depth and complexity. An alchemist of the image, with a deep and rooted faith in the ancient ethics of photography, who has contributed with his work to pushing the expressive possibilities of the photographic language ever further and deeper.
His work has been exhibited in major museums and galleries around the world.
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fotografia italiana cctm