cctm collettivo culturale tuttomondo Marco Ercolani (Italia)
Taccuini di Norma Jean di Marco Ercolani (Genova, 1954)
Arrivavo sempre in ritardo sul set. Clark era furioso, io ridevo. Lui mi rendeva meno insicura: era solido, famoso, scorbutico, era stato infelice. Ma adesso aspettava un figlio sarebbe stato padre. Favoloso. Alla sua età, padre. Mi veniva voglia di tenerlo stretto, non per farci all’amore, ma così, per il calore che emanava dalla sua schiena, dalla sua nuca.
Ed è morto. Uno sforzo di troppo sul set, il cavallo imbizzarrito, la polvere. Un infarto, a nemmeno sessant’anni. E io cosa ci faccio qui, se non esistono più uomini come Clark Gable? Dovrei vivere, io, Marilyn Monroe? Io, Norma Jean? Cosa ci sto a fare qui, il corpo sospeso in una bellezza che durerà qualche anno ancora? Penso a Bert, quel ragazzo dolce e magnifico che mi scattò 2500 foto in 3 giorni all’Hotel Bel Air, a Los Angeles. Non mi diceva mai: spògliati; mi lasciava così, vestita, nuda, quasi nuda, e cercava l’attimo giusto.
Sono passate sei settimane da allora.
Adesso nulla serve a nulla.
Spostàti, il titolo di quel film.
Spostàti, tutti noi. Io, Clark, Montgomery.
Morti o morituri.
Andiamocene via tutti.
in AA.VV. Umana, troppo umana. Poesie per Marilyn Monroe, Aragno, 2016
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immagine: Marilyn Monroe e Clark Gable fotografati da Eve Arnold sul set di “The Misfits” (Gli spostati) diretto da John Huston 1961
Marco Ercolani (Genova, 1954), psichiatra e scrittore.
Il nodo arte/follia, la scrittura apocrifa e la poesia contemporanea sono le sue ossessioni dominanti.
Tutti i suoi libri sono conservati nella Fondazione Mario Novaro, via Aurelio Saffi 9/11, Genova.
Gli spostati, diretto da John Huston nel 1961, è l’ultimo film di Marilyn Monroe e di Clark Gable.
Un cowboy di mezza età è costretto a catturare con metodi crudeli cavalli selvaggi per una fabbrica di mangimi. Quando ottiene finalmente una preda molto ambita, la sua ragazza, una donna fragile e nevrotica, lo convince a lasciare andare l’animale catturato, simbolo di libertà.