cctm collettivo culturale tuttomondo José Hierro (Spagna)
di José Hierro (Madrid, 1922 – Madrid, 2002)
Se fosse vero che due anime
camminano congiunte, senza
che i corpi si conoscano; se fosse vero
che si son toccate da sempre,
che bevvero la stessa luce,
che lo stesso destino le culla;
se fosse vero che son foglie
dello stesso arbusto, eterno e verde;
se fosse vero che il loro trionfo
si compie il dì che avranno
gli occhi dell’anima gemella
fissi nella loro carne presente;
se tutto ciò fosse vero,
come mai quel giorno di settembre
non ti cercai, chiamai, portai;
come mai ignoravo che esistessi,
come mai non trattenni la stella
che t’arrossava la fronte;
come mai potevo cantare
sotto la fiamma del ponente;
come mai poteva non esistere
il tuo passato di ora, che mi doleva.
Come ha potuto essere. E come
non lo impedii, con unghie, denti,
cuore…
illustrazione Jun Kumaori
José Hierro (Madrid, 1922 – Madrid, 2002) è stato un poeta spagnolo.
Considerato una delle voci più rappresentative della poesia sociale del dopoguerra, la sua poesia possiede un carattere intimista in cui il tempo e la memoria sono ricorrenti.
Hierro trascorse la sua infanzia a Santander, dove la sua famiglia si trasferì quando era bambino. Fondò la rivista poetica Proel a Santander, che divenne un importante punto di riferimento per la poesia spagnola del dopoguerra. La sua prima opera pubblicata fu Tierra sin nosotros nel 1946.
Tra le sue opere più note ci sono Alegría (1947), con cui ottenne il Premio Adonais, Libro de las alucinaciones (1964), e Agenda (1984).
Hierro ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua opera poetica, tra cui il Premio Nacional de Literatura nel 1953, il Premio Nacional de la Crítica nel 1957, il Premio Príncipe de Asturias nel 1981, e il prestigioso Premio Cervantes nel 1999. Nel 1995 ha anche ricevuto il Premio Reina Sofía di Poesía Iberoamericana.
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