cctm collettivo culturale tuttomondo Giuseppe Conte poesia
di Giuseppe Conte (Imperia, 1945)
Ben pochi sanno ancora che cos’è un
albero. Le radici abbarbicate, acide, nere, sprofondate
a delta nel corpo della terra, il
tronco, i rami e i fogliami, e le
famiglie innumerevoli dei fiori,
estinte, ora, e i frutti colmi, pesanti, che erano
cibo, la buccia
tesa, la polpa ruvida, il nocciolo.
Ben pochi ricordano i ciliegi
bianchi prima di aprile, e le ciliegie
scarlatte, il loro avvallarsi
tondo e profondo sotto il peduncolo
lieve.
E chi ricorda i cachi, gli enigmatici
cachi come soli tramontanti
fermi tutto novembre sulla trama
dei rami
stecchiti?
da L’Oceano e il Ragazzo, BUR, 1983

foto: Riccardo Olivieri – fair use
Giuseppe Conte è nato a Imperia nel 1945 e vive a Sanremo.
Ha pubblicato raccolte di poesia, saggi e romanzi, incentrati sui temi della natura, dell’eros, del mito. Tra le raccolte di poesia, L’Oceano e il Ragazzo (BUR, 1983 e TEA, 2002), Le stagioni (BUR, 1988, Premio Montale), Ferite e rifioriture (Mondadori, 2006, Premio Viareggio), Poesie 1983-2015 (Oscar Mondadori, 2015), Non finirò di scrivere sul mare (Mondadori, 2019). I suoi romanzi: Primavera incendiata (Feltrinelli, 1980), Fedeli d’amore (Rizzoli, 1993), L’impero e l’incanto (Rizzoli, 1995), Il ragazzo che parla col sole (Longanesi, 1997), Il terzo ufficiale (Longanesi, 2002, Premio Hemingway), La casa delle onde (Longanesi, 2005, Selezione premio Strega), L’adultera (Longanesi, 2008, Premio Manzoni), Il male veniva dal mare (Longanesi, 2013), Sesso e apocalisse a Istanbul (Giunti, 2028), I senza cuore (Giunti, 2019).Tra i suoi saggi, Terre del mito, Lettera ai disperati sulla primavera. Ha scritto anche libretti d’opera, testi teatrali, tra cui Ungaretti fa l’amore, Nausicaa, Le roy Arthur et le sans logis. Ha tradotto Blake, Shelley, Whitman e D.H. Lawrence. È autore di due antologie: La lirica d’Occidente e La poesia del mondo.
È stato direttore di collana e consulente editoriale. Ha collaborato come autore a programmi di RAI. Scrive come editorialista sul Secolo XIX e come critico letterario sul Giornale. Nel 2015 ha ricevuto in Ungheria insieme a Charles Bernstein il Premio Janus Pannonius. Nel 2010 ha vinto il Premio Montale Fuori di Casa per la Sezione Poesia e nel 2015 il Premio Speciale LericiPea.
_
