centro cultural tina modotti Giulia Calligaro
E io penso alla vita come a un viaggio con le finestre aperte, e tanti volti e destinazioni.
Allora non serve giudicare niente e nessuno: serve semplicemente assaporare la varietà, sporgersi per un bacio, per un panorama; scendere per percorrere un pezzo di sentiero, per il profumo di un fiore, per accorgersi di aver sbagliato strada, per imparare dalla strada sbagliata, per un batticuore di bellezza. Per fare conoscenza, per fare esperienza. E poi si riparte, il quadro cambia in continuazione, il freno aggiunge fatica: meglio usare la meraviglia, tenere lontane le unghie, affidarsi, che tanto non ci si può fermare.
Y pienso en la vida como un viaje con ventanas abiertas y muchas caras y destinos.
Entonces no hay necesidad de juzgar nada ni a nadie: simplemente necesitas saborear la variedad, asomarte para un beso, para ver; baja para caminar un trozo de camino, por el aroma de una flor, para darte cuenta de que has tomado el camino equivocado, para aprender del camino equivocado, por un latido de belleza. Familiarizarse, adquirir experiencia. Y luego volvemos a empezar, la imagen cambia todo el tiempo, el freno añade fatiga: mejor usar la maravilla, mantener las uñas alejadas, confiar, que tanto no puedes parar.
_
Giulia Calligaro
_
Traduzione: Centro Cultural Tina Modotti
Image by Here and now, unfortunately, ends my journey on Pixabay from Pixabay
Giulia Calligaro è friulana, filologa, giornalista, giramondo, autrice, yogini in ordine cronologico.
Attualmente collabora con gli inserti del Corriere della Sera, scrivendo di libri, facendo reportage dai mondi in via di sviluppo, scovando felicità alternative.
Una decina di anni fa ha scoperto lo yoga e non l’ha più lasciato, da quando aveva quattro anni ha iniziato a scrivere e scrivendo si è salvata più volte la vita.
E io penso alla vita … Y pienso en la vida … di Giulia Calligaro a noi piace leggere