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Gian Carlo Riccardi (Italia)

02/06/2025 By carlaita

cctm collettivo culturale tuttomondo Gian Carlo Riccardi (Italia)
Gian Carlo Riccardi, Composizione n. 1, 1998 - Fondazione Umberto Mastroianni cctm pittura

opera: Gian Carlo Riccardi, Composizione n. 1, 1998 – ubicazione: Fondazione Umberto Mastroianni, Arpino (FR)

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Gian Carlo Riccardi, nato e morto a Frosinone (1933-2015), è stato un artista multimediale, definito dal critico d’arte Enrico Crispolti un “Un pittore teatrante o un teatrante pittore…” per la sua abilità nell’intersecare diverse discipline artistiche.

Già in giovane età dimostrò un precoce talento creativo. Dopo gli studi classici, nel 1961 si diplomò in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di via Ripetta a Roma, per poi specializzarsi in Regia Teatrale e Cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia della stessa città. Tra gli anni Sessanta e Settanta, Riccardi lavorò per la Rai come assistente dello scenografo Carlo Cesarini Da Senigallia e, contemporaneamente, si fece notare come caricaturista per periodici satirici come Il Travaso delle Idee, L’Estro e Il Bertoldo.

Riccardi, autore di testi e opere audiovisive, partecipò attivamente all’avanguardia teatrale romana, collaborando con figure di spicco quali Memè Perlini, Carmelo Bene, Pino Pascali, Giuliano Vasilicò, Mario Ricci, Nino De Tollis e Filippo Torriero nella realizzazione di spettacoli e rassegne innovative in tutta Italia. Negli anni Settanta e Ottanta frequentò intellettuali e artisti come Alberto Moravia, Cesare Zavattini, Libero De Libero, Umberto Mastroianni e Mario Lunetta.

Una parte importante della sua produzione artistica è costituita dai disegni, molti dei quali tendono all’astrazione attraverso l’uso di collage e del ready-made.

Negli ultimi anni della sua vita, Riccardi tornò al tema dell’infanzia, realizzando opere legate al mondo dei bambini. Sebbene incominciò ad interessarsi alla scultura agli inizi degli anni Settanta è a partire dagli anni Ottanta che sviluppò le “Stanze”, installazioni caratterizzate da pareti in ferro dipinte con motivi astratti e cangianti, frammenti di legno e oggetti comuni. Queste opere site specific avevano l’obiettivo di creare un dialogo attivo con lo spettatore.

I suoi lavori furono esposti in numerose mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Riccardi fu anche scrittore di opere narrative e sceneggiature. La sua arte è stata analizzata e descritta da critici e scrittori come Angelo Maria Ripellino, Elio Pagliarani, Nello Ponente, Vito Riviello, Giovanni Gigliozzi, Filiberto Menna, Costanzo Costantini e André Pieyre de Mandiargues. (by Francesco Spilabotte)

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