cctm collettivo culturale tuttomondo Enrico Galiano (Italia)
Vi racconto questa. Ormai da quasi dieci anni faccio circa tre incontri con le scuole ogni settimana, in tutta Italia. A volte sono medie, a volte superiori. Quando comincio, sto zitto un attimo, e poi dico “Alzi la mano chi ha un sogno”.
Alle medie è una festa. Si alzano tutte le mani e tutti fanno a gara per venire al microfono e dirtelo, qual è il loro sogno: naturalmente il calciatore, ma anche tante cantanti, programmatori di videogiochi, chi dice che vuole viaggiare, chi fare i soldi.
Poi vado alle superiori. Qui le mani che si alzano sono molte meno. Ed è qui che il mondo si divide. Perché al Liceo la mano la alzano in tre quarti. Al professionale, se va bene, un quarto. E ci sono volte in cui la alza solo uno. Uno solo in tutta la scuola.
Quando si dice che la scuola italiana è classista, è di questo che stiamo parlando. Non è che il latino formi la mente mentre le materie più pratiche no; non è che al Liceo si sviluppa più l’aspetto umanistico e nelle altre scuole quello tecnico. È che ai professionali, spesso, ci finiscono ragazzi che hanno già smesso di sognare. Chiedetelo a chi ci insegna davvero, in quelle scuole. Chiedetelo a chi fa una fatica immane, davanti a muri di rabbia e rassegnazione.
Eppure sono ragazzi incredibili.
Ci parli e capisci che dietro ognuno di loro c’è un mondo, ma anche che quel mondo è spesso sepolto sotto coltri di mazzate che la vita gli ha già dato. E dovreste vedere come scrivono, alcuni. In bigliettini di fortuna, con italiano sgrammaticato e punteggiatura assente, ho trovato dei poeti: c’erano degli Ungaretti e dei Montale, ragazzi che se solo fossero ascoltati e incoraggiati a seguirli davvero dei sogni, quella mano la alzerebbero più in alto di tutti.
E allora mi chiedo: chi ha deciso che quei sogni valgono meno? Chi ha stabilito che certe mani debbano restare abbassate, che certi mondi debbano restare sepolti?
Enrico Galiano
foto: Armstrong Roberts – fair use
Enrico Galiano (Pordenone, 1977) è uno scrittore e insegnante italiano.
Ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l’Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore.
Tra i suoi romanzi ricordiamo Eppure cadiamo felici (2017), Tutta la vita che vuoi (2018), Più forte di ogni addio (2019), L’ arte di sbagliare alla grande (2020), Felici contro il mondo (2021), Scuola di felicità per eterni ripetenti (2022), Geografia di un dolore perfetto (2023), Una vita non basta (2024) tutti editi da Garzanti.
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cctm scuola Enrico Galiano (Italia)