collettivo culturale tuttomondo emozioni Rabbia
La rabbia è uno stato emotivo che si caratterizza per una crescente eccitazione a livello verbale o fisico (o entrambe) che può sfociare in agiti aggressivi verso persone, cose oppure verso se stessI.
L’aggressività può essere diretta verso l’ambiente circostante (eterodiretta) oppure verso se stessi (autodiretta). La rabbia, tuttavia, nelle forme socialmente accettate, può essere una preziosa forma di comunicazione.
È un’emozione primaria, un’emozione base che tutti noi esperiamo in determinate condizioni.
Può essere definita anche come una reazione di intensa irritazione generata da una condizione sfavorevole, da una condizione di conflittualità o da situazioni in cui ci si sente impotenti.
Non è raro pensare che la rabbia sia un’emozione completamente negativa che provoca solo odio e incomprensione. Ma non è così. Anch’essa può rivelarsi preziosa e, come tutte le emozioni, ha un’importantissima funzione comunicativa.
La rabbia infatti ci mette nelle condizioni di far comprendere all’altro che c’è qualcosa che ci disturba e che vogliamo cambiare.
Ecco che a partire dall’emozione della rabbia può nascere un confronto costruttivo e un cambiamento positivo. La rabbia ci consente di far valere le nostre ragioni, di reagire alle ingiustizie e di difenderci quando veniamo aggrediti.
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immagine: la Ruota delle Emozioni di Plutchik
La ruota delle emozioni di Plutchik
Lo psicologo statunitense Robert Plutchik, negli anni ’80 si è dedicato allo studio delle emozioni, partendo dalle teorie di Paul Eckman, il quale aveva identificato sei emozioni di base, ritenute proprie di ogni individuo, a prescindere da età, cultura o quant’altro.
Nel suo modello Plutchik ritiene che le emozioni di base o primarie sono otto, ognuna determina un comportamento, e combinandosi tra loro ne generano di più complesse, dette emozioni secondarie.
L’idea di base è che le emozioni primarie siano primitive, innate nell’individuo a livello biologico, mentre le cosiddette secondarie sono da ritenersi come evoluzione di queste.
Secondo Plutchik le emozioni primarie sono definite da 4 coppie:
gioia – tristezza;
fiducia – disgusto;
rabbia – paura;
sorpresa – anticipazione.
Il mescolarsi tra loro di queste quattro coppie genera la varietà delle esperienze emozionali.
Per spiegare meglio la sua teoria Plutchik ha introdotto un sistema grafico detto: la Ruota delle emozioni.
Il modello di Plutchik mette in evidenza tre fattori:
1. Polarità delle emozioni: come puoi osservare, sono posizionate in modo circolare e ogni coppia primaria è disposta in modo tale che a ogni emozione corrisponda il suo opposto.
2. Combinazioni tra le emozioni: le zone tra uno spicchio e l’altro rappresentano le emozioni secondarie. Ad esempio: tristezza+disgusto=rimorso, gioia+anticipazione=ottimismo.
3. Intensità: ogni spicchio ha una colorazione che va sfumando dall’interno verso l’esterno, proprio per mettere in evidenza l’intensità dell’emozione che rappresenta, ad esempio: la tristezza al suo massimo diventa angoscia al suo minimo pensierosità.
Man mano che le emozioni decrescono d’intensità si mescolano più facilmente, dando vita alle diadi emotive, ovvero emozioni più complesse.
Tra le diadi, ad esempio, abbiamo: Gioia+Paura= Colpa oppure Fiducia+Sorpresa= Curiosità.
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