centro cultural tina modotti Egon Schiele, Abbraccio, 1912
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opera: Egon Schiele, Abbraccio, 1912
Egon Schiele (Tulln an der Donau, 12 giugno 1890 – Vienna, 31 ottobre 1918), è stato un pittore e incisore austriaco.
Pupillo di Gustav Klimt, Schiele è stato uno dei maggiori artisti figurativi del primo Novecento, nonché esponente assoluto del primo espressionismo viennese assieme ad Oskar Kokoschka. La vita di Egon Schiele è circondata da un’aura mistica: talento precoce, muore alla giovane età di 28 anni. Nonostante la breve vita, il suo corpus di opere è impressionante: circa 340 dipinti e 2800 tra acquerelli e disegni … continua a leggere su Wikipedia
Egon Schiele (Tulln an der Donau, Austria, 12 de junio de 1890-Viena, Austria, 31 de octubre de 1918), fue un pintor y grabador austriaco contemporáneo y discípulo de Gustav Klimt.
Fue, junto a Oskar Kokoschka, el mayor representante del expresionismo austriaco. En su corta pero agitada vida produjo 340 pinturas y alrededor de 2800 dibujos.
Su vida estuvo rodeada por un aura de misticismo y de talento muy precoz. Entre su obra creativa figuran poemas y experimentos fotográficos. Su particular estilo lo situó entre los movimientos expresionistas, especialmente de la Secesión de Viena, con una tipología muy personal … siga leyendo Wikipedia
L’erotismo triste di Egon Schiele (by Elsa Martino)
Artista incompreso e dalla personalità complessa, fu uno dei protagonisti dell’Espressionismo austriaco. Visse a cavallo tra ‘800 e ‘900 e fu portatore di una nuova ondata artistica. Morì all’età di 28 anni a causa di un’epidemia, lasciandoci un numero elevato di opere, più di 3000 tra dipinti, acquerelli e disegni.
Sappiamo che nel 1912 il ventunenne Egon Schiele viene arrestato. L’accusa è duplice: di avere sedotto una minorenne e di avere esposto materiale pornografico in un luogo accessibile a minori. In quell’occasione gli vengono confiscati 125 disegni erotici. E’ documentato che non ci fu alcuna violenza sulla minore. Schiele fu assolto dall’accusa più grave, ma venne ritenuto colpevole dell’altra. La pena si limitò a tre settimane di carcere.
I suoi disegni, popolati da soggetti lascivi dagli incarnati diafani e dai corpi taglienti, sono potenti e fragili allo stesso tempo. Colpiscono le pose conturbanti, le linea rotta e tormentata, la fortissima carica erotica che trasmettono.
“Credo che l’uomo debba soffrire per il tormento del sesso finché è capace di sensazioni sessuali” afferma l’artista nel suo “Diario dal carcere”. Per Schiele il sesso è tormento. Il protagonista assoluto della sua opera è l’essere umano divorato da turbamenti e angoscianti desideri. Nei suoi lavori trasuda un erotismo primordiale, puro, carnale.
Pensiamo alla Vienna di quegli anni e all’importanza della forma, siamo nell’Austria perbenista e borghese dei primi del ‘900, ed ora immaginiamo un artista eccentrico e fuori dagli schemi come Schiele come poteva essere visto. Pornografia! Scandalo! Perversione! Ma parliamoci chiaro, dietro quelle impeccabili facciate neoclassiche si celava ben altro, prostituzione, pedofilia; chi pensate che fossero gli acquirenti delle opere di Schiele?
Il collezionismo di opere erotiche era molto in voga, ma per carità, che resti dietro le mura casalinghe! Corpi emaciati, costretti in posizioni innaturali, che si masturbano, che godono, che amano, che soffrono, ecco l’opera di Egon Schiele.