cctm collettivo culturale tuttomondo Edith Irene Södergran (Finlandia)
Parole calde, parole belle. Parole profonde …
Sono come il profumo di un fiore notturno
che non si vede.
Dietro loro si cela lo spazio vuoto…
Forse sono il profumo inanellato
del caldo focolare dell’amore?
Edith Irene Sodergran
da La luna e altre poesie, Via del Vento, 1995

foto: Kunito Imai – fair use
traduzione: Daniela Marcheschi
Edith Irene Södergran (San Pietroburgo, 1892 – Raivola, 1923) è stata una poetessa finlandese di lingua svedese.
La sua poesia fu influenzata dal Simbolismo francese, dall’Espressionismo tedesco e dal Futurismo russo. Sebbene poco conosciuta durante la sua vita, la sua opera ha avuto un impatto importante sulla poesia svedese tra le due guerre mondiali.
Ha esordito con la raccolta “Dikter” (Poesie) nel 1916, seguita da opere come “Septemberlyran” (La lira di settembre, 1918), “Rosenaltaret” (L’altare delle rose, 1919), “Framtidens skugga” (L’ombra del futuro, 1920) e postuma “Landet som ikke är” (Il paese che non esiste, 1925). La sua poesia si caratterizza per un linguaggio spirituale e musicale, con forti influenze nietzschiane e un uso innovativo di temi naturali e femminili, dando voce a una creatività originale e sovvertendo i ruoli tradizionali patriarcali.
Tra le opere disponibili in italiano segnaliamo:
“Poesie” (Elliot Edizioni, 2020)
“Notturno ed altre poesie” (Mauro Pagliai Editore)
“La luna e altre poesie” (Via del Vento, 1995)
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