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Edel (Mola) Rodriguez (Cuba)

06/06/2019 By carlaita

centro cultural tina modotti Edel (Mola) Rodriguez

Edel (Mola) Rodriguez was born on June 21, 1982 , Havana, Cuba. He graduated in 2006 as Designer of Visual Communication at the Instituto Superior de Desiño (ISDI).

Since then he has worked as a Graphic Designer, Illustrator and as an Audiovisual Producer . In his professional career he has created designs, posters, videos and illustrations for institutions such as Union of Writers and Artists of Cuba (UNEAC), Cuban Institute of Art and Cinematographic Industry (ICAIC) Editorial New People, International School of Film and Television (EICTV), Havana Club and the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO), among others. He was a professor at ISDI from 2007-2011, teaching courses in illustration for 3rd year graphic design majors. Currently he is an independent designer.

His posters have been exhibited in Cuba, France, Germany, Chile, Argentina, Spain, Finland, United States, Switzerland, and others. His work has been referenced in publications such as magazine Cuban Art (Cuba) , Étapes magazine (France), SLANTED Magazine # 21 , Cuba: The New Generation (Germany ) and the book Cuba chart. Histoire de l’ affiche cubaine (France ) .

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Edel (Mola) Rodriguez (La Habana, Cuba, 1982)

Graduado de la especialidad de diseño gráfico en el Instituto Superior de Diseño (ISDi) en el 2006. Ha trabajado como diseñador gráfico, ilustrador y realizador audiovisual en diferentes instituciones culturales cubanas, entre ellas la Unión de Escritores y Artistas de Cuba (UNEAC), el Instituto Cubano de Arte e Industria Cinematográficos (ICAIC) y la Escuela Internacional de Cine y Televisión (EICTV). Fue profesor de ilustración en el ISDI y actualmente trabaja como diseñador independiente.

La ilustración, la historieta, las caricaturas, la animación, el diseño editorial, el lettering y el diseño de carteles despuntan en la rica y variada obra de Edel Rodríguez.
Exposiciones colectivas

El trabajo del Mola ha sido incluido en numerosas exposiciones colectivas convocadas por proyectos creativos cubanos como Comikazes y el Club de Amigos del Cartel (CACa), e instituciones como el ICAIC, el Centro de Desarrollo de las Artes Visuales o el Museo del Humor de San Antonio de los Baños.

A nivel internacional sus carteles han sido expuestos en Cuba, Francia, Alemania, Chile, Argentina, España, Finlandia, Estados Unidos, Suiza, entre otros. En 2015 sus obras han sido expuestas en las exhibiciones ¡Cuba a la vista! (Francia), Puros Cubanos (Estados Unidos) y Seattle Havana Tehran, muestra itinerante que pasará por las tres ciudades.

Su trabajo ha sido referenciado en publicaciones como: revista Arte Cubano (Cuba), revista Étapes (Francia), SLANTED Magazine nº 21, Cuba: The New Generation (Alemania) y el libro Cuba Grafica. Histoire de l’affiche cubaine (Francia).
Molaskine, primera exposición personal

Edel Rodríguez es conocido principalmente como diseñador de carteles. Sin embargo, en Molaskine, su primera exposición personal, presentada en la Biblioteca Pública Rubén Martínez Villena en octubre de 2014, Mola eligió recibir al público en su universo visual a través de la puerta de la ilustración. Libros de dibujo del artista e ilustraciones; piezas conocidas e inéditas, terminadas o aún en proceso de creación integran la selección de la curaduría.
Bienal Internacional del Cartel en México

El cartel Pensamos Cuba de Edel Rodríguez (Mola) se encuentra entre los ganadores de la 13ª Bienal Internacional del Cartel en México. La obra obtuvo el tercer lugar en la categoría B (afiches de tema social).

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obra: Edel (Mola) Rodriguez, Gato Félix, cartel para la exposición Happy Together / Felices Juntos

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obra: Edel (Mola) Rodriguez, Gato Félix, cartel para la exposición Happy Together / Felices Juntos

 

 

 

 
 

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Erano di pietra celeste, tutti fichi d'india, e qu Erano di pietra celeste, tutti fichi d'india, e quando si incontrava anima viva era un ragazzo che andava o tornava, lungo la linea, per cogliere i frutti coronati di spine che crescevano, corallo, sulla pietra.
Elio Vittorini

[Conversazione in Sicilia]

dipinto Renato Guttuso
Doris Bellomusto Cosa so dell’amore? … https:/ Doris Bellomusto Cosa so dell’amore? … https://cctm.website/doris-bellomusto-cosa-so-dellamore/
@dorisbellomusto #cctmwebsite #poesia #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #amore
Non ho mai capito dove finisce l’amore che non u Non ho mai capito dove finisce
l’amore che non usi.
Vorrei, da brava massaia,
usarne gli avanzi per le polpette, concimarci le piante … https://cctm.website/stella-poli-italia/
#stellapoli #amore #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Tra due persone accade che talvolta, molto raramen Tra due persone accade che talvolta, molto raramente, nasca un mondo.

Questo mondo è poi la loro patria, era comunque l’unica patria che noi eravamo disposti a riconoscere. Un minuscolo microcosmo, in cui ci si può sempre salvare dal mondo che crolla.

Martin Heidegger

foto Laura Makabresku
Non sono solitario, le dissi. E stavo per aggiung Non sono solitario, le dissi. 
E stavo per aggiungere: sono solo, è diverso.

Stefano Benni

foto Kento Izumi‎
Non si può vedere il sospiro, la speranza, l'atte Non si può vedere il sospiro, la speranza, l'attesa, la verità. 
Non si può vedere il tuo nome chiuso nella mia gola, il tuo “sì” nel mio sangue, la sete e la fame che ora chiedono solo di te, e il nodo che mi hai stretto alle viscere, e l'affanno di non saperti seguire, se non con il mio passo lento, che esiste solo in funzione del tuo, che sa solo la strada che vedi tu. 

L'acqua che nutre non resta in superficie. E' invisibile.

Luciana Manco

foto @maleyphoto
Fabio Magnasciutti Fabio Magnasciutti
L’idea è quella di leggere in pubblico l’Ilia L’idea è quella di leggere in pubblico l’Iliade. Un reading lungo una dozzina di ore, diviso in tre serate. Una scena essenziale, costumi appena accennati … https://cctm.website/38-iliade-baricco-terza-serata-agamennone/
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Forse abbiamo avuto solo sette notti non so non le Forse abbiamo avuto solo sette notti
non so
non le ho contate
come avrei potuto … https://cctm.website/idea-vilarino-uruguay-2/
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photo: Nickolas Muray, Frida Kahlo With Magenta Re photo: Nickolas Muray, Frida Kahlo With Magenta Rebozo, 1939 … https://cctm.website/frida-kahlo-mexico-62/
#fridakahlo #nickolasmuray #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Matilda, mia cara, ti scrivo questa lunga lettera Matilda, mia cara,
ti scrivo questa lunga lettera a pochi giorni dal mio novantaduesimo compleanno, mentre tu hai quasi quattro anni e ancora non sai cosa sia l’alfabeto. Spero che tu possa leggerla nel pieno della tua giovinezza ... https://cctm.website/andrea-camilleri-lettera-a-matilda/
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🍁🍂 🍁🍂
Qual è la parola per dire che non si hanno più s Qual è la parola per dire che non si hanno più sentimenti
negativi verso chi ti ha ferito?
Perdono, mi hanno risposto. Ma io volevo, al contrario, parlare
del rancore.
Questo è stato l’inizio e può valere come esempio.
Ogni giorno c’è una parola nuova di cui non ricordo il senso
e il cui suono tintinna un motivo percepito a brani
familiare una volta, ora perduto.
La sua luce abituale cade. Di colpo non importa,
provo rancore, perdono chi prova rancore, mi perdono?
C’è un alfabeto incomprensibile, un linguaggio dimenticato.
I nomi ruotano privi della loro materia fin dal mattino.
Come chiamare la stoffa bianca che il vento muove davanti
alla vetrata?
Tenda, tende. Il riso mi si annida in gola.
Lei, cioè io, tende a cosa?
Qui so rispondere: tendo alla terza persona
alla grazia sperimentata una volta sola
di un dolore sdoppiato e spinto fuori
poi fissato, ascoltato perfino nello scroscio delle lacrime
ma da un’altra me stessa
capace di lasciare la sua vecchia pelle sulla terra.

Antonella Anedda 

 foto © Nini Kubaneishvili
Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi s Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera. 

Emil Cioran
foto Saul Leiter
Fabio Magnasciutti Fabio Magnasciutti
Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna di Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna distrarsi.

Albert Camus

foto keristi  k
di Maya Angelou Ho imparato che qualsiasi cosa a di Maya Angelou 

Ho imparato che qualsiasi cosa accada, o per quanto l’oggi sembri insopportabilmente brutto, la vita va sempre avanti e il domani sarà  migliore.
Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata piovosa, la perdita del bagaglio, l’intrico delle luci dell’albero di Natale.
Ho imparato, indipendentemente dal rapporto che abbiamo coi nostri genitori, che ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita.
Ho imparato che il semplice sopravvivere è diverso da vivere.
Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.
Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani: si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle.
Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta.
Ho imparato che anche quando ho delle sofferenze non devo essere una sofferenza.
Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno.
Ho imparato che le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle.
Ho imparato che ho ancora molto da imparare.
Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.

illustrazione Ofra Amit
Carezze, ecco. Io se fossi una mano sognerei care Carezze, ecco. 
Io se fossi una mano sognerei carezze, quel bel contatto che consola la pelle che le riceve e anche quella che le fa.

Sergio Claudio Perroni

Foto: Laura Makabresku
Quand'ero piccolo, da grande volevo diventare un l Quand'ero piccolo, da grande volevo diventare un libro. Non uno scrittore, un libro: perché le persone le si può uccidere come formiche. Anche uno scrittore, non è difficile ucciderlo. Mentre un libro, quand'anche lo si distrugga con metodo, è probabile che un esemplare comunque si salvi e preservi la sua vita di scaffale, una vita eterna, muta, su un ripiano dimenticato in qualche sperduta biblioteca a Reykjavik, Valladolid, Vancouver.

Amos Oz

[Una storia di amore e di tenebra, traduzione di E. Loewenthal, Feltrinelli, 2003]
Pier Vittorio Tondelli da Biglietti agli amici, Ba Pier Vittorio Tondelli da Biglietti agli amici, Baskerville, 1986 … https://cctm.website/pier-vittorio-tondelli-biglietti-agli-amici/
#piervittoriotondelli #biglietti #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
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