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Dante Alighieri, Inferno, canto XXVI Ulisse
Considerate la vostra semenza:
Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
De noble estirpe es vuestro ser esencia:
para alcanzar virtud habéis nacido,
y no a vivir cual brutos sin conciencia
Gustavo Dorè, incisione sul XXVI Canto dell Inferno
Traducción al español de Bartolome Mitre
cctm Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza: in queste parole è contenuto l’accorato appello contro l’imbarbarimento dell’essere umano. Una frase che ci ammonisce, in quanto uomini, a fare tesoro della nostra intelligenza e a seguire la strada della virtù.
Questa citazione della Divina Commedia ha avuto nei secoli grande fortuna, ed è tuttora spesso ripresa in numerose opere, romanzi e orazioni di uomini celebri.
In un solo verso Dante Alighieri ribadisce la sconfinata sete dell’uomo per la conoscenza inserendo, tra le righe, un’invocazione a non smarrire mai il bisogno sconfinato di sapere che ci rende uomini. È proprio questa conoscenza, questa possibilità di elevarsi, sembra sottintendere il poeta, ciò che ci distingue dalle bestie che invece vivono in modo primitivo, alla giornata, senza interrogarsi sui fatti del mondo e sul futuro. c