cctm collettivo culturale tuttomondo Cecilia Lavatore (Italia)
Mi piace la poesia di strada
quella scritta sui muri
nei bagni delle scuole,
alle fermate degli autobus, sulle sedie delle stazioni
la citazione confusa, scarabocchiata,
la dedica disperata.
Mi piace la poesia clandestina, sussurrata, consumata
quella degli amori in esubero
nascosta alla società dei più o meno “per sempre”
sottesa ai vincoli latenti, sottaciuta,
la poesia che rivendica, riporta a casa, ristabilisce i ruoli, rimette insieme i pezzi,
risveglia, ricorda,
la poesia impegnata.
Mi piace la poesia originale, che colpisce,
quella in sintesi: spietata, sfacciata,
la strofa esagerata, stonata
nei locali notturni, nei vicoli di provincia,
nei teatri abbandonati,
la poesia recitata.
Mi piace la poesia ovattata
tra i rumori bianchi degli elettrodomestici
quella incastrata negli algoritmi della rete
la poesia che rivendica poesia,
che immagina, ‘imparadisa’, affascina,
la penna scatenata, impastata.
Mi piace la poesia che rivela spiragli
che scova possibilità altre, che vede l’arte dove non c’è, che naviga la nostalgia della gente, dimenticata,
la poesia ritrovata.
Mi piace la poesia-verità, quella
acuta, tagliente, sprezzante, la poesia maleducata.
Mi piace la poesia che osserva, reinterpreta, coglie il senso, il mistero, la resistenza,
la poesia che tra-sogna, che unisce, che accomuna, la poesia stupita, incantata, innamorata.
Mi piace la poesia sullo schermo o sulla carta stropicciata, usata per bussare, per esprimere, per curare, per sentire forte, per stare.
Mi piace la poesia appassionata,
che lascia il segno delle cose importanti
ancora da dire,
la poesia rinata.
Cecilia Lavatore
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immagine dal web

Cecilia Lavatore (Roma, 1990) è autrice e interprete dei suoi testi, insegna Lettere alle scuole superiori e collabora con il quotidiano “Il Messaggero”.
Nei suoi monologhi e nelle prose poetiche racconta testimonianze di vite coraggiose e significative per la lotta alle ingiustizie sociali, affiancate da brani più intimi e autobiografici.
Ha pubblicato il romanzo Citofonare Morabito, le voci di Corviale, la raccolta di racconti Mia sorella è figlia unica, la silloge Rame, materiale per una termo-poetica, e il libro comico-umoristico Cabaret Decameron.
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Mi piace la poesia di strada