collettivo culturale tuttomondo acqua salata … agua salada
«Conosci una cura per me?»
«Conosco una cura per tutti i mali: l’acqua salata».
«Acqua salata?» feci io.
«Sì» disse egli. «In un modo o nell’altro: sudore, o lacrime, o acqua di mare».
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«¿Sabes de algún remedio para mi?»
«¿Cómo no? Yo conozco un remedio para todas las cosas: agua salada.»
«¿Agua salada?»
«Sí. Agua salada. En una forma o en otra: sudor, lágrimas o agua del mar.»
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Karen Blixen
frammento da Diluvio a Norderney da Sette storie gotiche, 1934 – fragmento La inundación, Siete cuentos goticos
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immagine dal web
Karen Christentze Dinesen, baronessa von Blixen-Finecke (Rungsted, 17 aprile 1885 – Rungsted, 7 settembre 1962), è stata una scrittrice danese, nota con vari pseudonimi, il più famoso dei quali è Karen Blixen; pubblicò opere anche con il nome di Isak Dinesen (suo cognome di nascita), Tania Blixen, Pierre Andrèzel e Osceola.
Durante i primi anni della sua vita, crebbe negli agi della sua bella residenza di campagna a Rungsted, a una trentina di chilometri da Copenaghen, con la madre Ingeborg Westenholz, il padre Wilhelm Dinesen, a cui era molto affezionata, i fratelli Thomas e Anders e le due sorelle. Il padre, proprietario terriero che partecipava alla vita politica del Paese, si suicidò quando lei aveva solo nove anni.
Usando lo pseudonimo di Isak Dinesen, scrisse in inglese il primo lavoro che le avrebbe portato il successo: Sette storie gotiche, una raccolta di sette racconti pubblicata sia negli Stati Uniti che in Inghilterra nel 1934. Tre anni dopo, nel 1937, scrisse ancora in inglese quello che sarebbe rimasto il suo capolavoro e per il quale resterà famosa nel panorama letterario del XX secolo: La mia Africa, una sorta di diario dove racconta i suoi anni passati in Kenya e i suoi rapporti con la natura e con i nativi del posto, dei quali ammirava il modo di vivere.