cctm collettivo culturale tuttomondo Michail Lermontov (Russia)

«Ti dovrei odiare: da quando ci conosciamo non mi hai dato altro che sofferenze…». La voce le è tremata, si è chinata verso di me appoggiando la testa sul mio petto.
«Forse», ho pensato, «è proprio per questo che mi hai amato: le gioie si dimenticano, i dolori mai!…».
Michail Lermontov
da Un eroe del nostro tempo, Mondadori, 1994
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illustrazione: Jody Hewgill
L’‘eroe del nostro tempo’ è il sottufficiale Grigorij Aleksandrovič Pečorin, di cui ci vengono narrate alcune peripezie avvenute alle estremità meridionali dell’Impero russo. Rifuggendo programmaticamente qualsivoglia giudizio morale, Lermontov smaschera l’eroe romantico e ne mette in scena la degenerazione: le azioni di Pečorin, per quanto dettate da un’ipertrofia dell’ego che, spogliata degli aneliti romantici, si manifesta in tutta la sua narcisistica meschinità, non solo risultano completamente fini a se stesse, ma hanno effetti deleteri per chiunque vi sia coinvolto, lasciandosi dietro desolazione e morte.
Michail Jur’evič Lermontov (Mosca, 1814 – Pjatigorsk, 1841) è stato un poeta, drammaturgo e scrittore russo.
Nato in una famiglia aristocratica, rimase orfano di madre in giovane età e venne cresciuto dalla nonna materna, che favorì i suoi interessi artistici. Studiò a Mosca e successivamente a San Pietroburgo, dove iniziò la carriera militare e letteraria. La sua poesia iniziale, caratterizzata da toni patetici ed enfatici, evolse in uno stile più critico verso la società del tempo. È noto per la sua profonda osservazione della realtà e per opere importanti come il romanzo psicologico “Un eroe del nostro tempo” (1840) e poesie che esprimono sentimenti di solitudine e malinconia. Morì in un duello a Pjatigorsk nel 1841.
Opere principali:
Un eroe del nostro tempo (1840)
Un ballo in maschera (1852)
Il Demone (1856)
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