cctm collettivo culturale tuttomondo Kiki Dimoula (Grecia)
Ho un fiore in mano, forse.
Strano.
Nella mia vita deve esserci
stato un giardino un tempo.
Kiki Dimoula
frammento da Fotografia 1948, in La piccolezza del mondo, 1971
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Traduzione: Filippo Maria Pontani
Illustrazione: Catrin Welz-Stein
Kiki Dimoula (Atene, 1931 – Atene 2020) è stata una poetessa greca. È considerata una delle voci più importanti della poesia greca del XX secolo.
Dimoulà ha studiato filosofia e scienze politiche presso l’Università di Atene, dove ha conseguito la laurea.
La memoria e la nostalgia sono i due grandi assi intorno ai quali ruota il suo mondo poetico, in cui l’inesorabile trascorrere del tempo diventa la misura del vuoto che circonda l’esistenza degli uomini.
Il suo esordio nelle lettere risale al 1952 con la collezione «Poesie» e da allora ha pubblicato una decina di raccolte di versi, tra le quali «Buio» (1956), «In contumacia» (1958), «Sulle orme» (1963), «La piccolezza del mondo» (1971), «Il mio ultimo corpo» (1981), «Addio mai» (1988, Premio nazionale di poesia greca) e «Per un attimo insieme» (1998). Con la raccolta «L’adolescenza dell’oblio» (1994, pubblicata in italiano da Crocetti nel 2007) ha vinto il Premio dell’Accademia di Atene.
Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, tedesco, svedese, danese, spagnolo, italiano e molte altre lingue.
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Filippo Maria Pontani (Roma, 1913 – Bologna, 1983) è stato un grecista, bizantinista e traduttore italiano.
Pontani indagò la storia della letteratura greca, e in particolare della poesia greca, dall’epoca classica a quella contemporanea. Studiò diffusamente il teatro greco (classico, ma anche moderno), i lirici, l’epigramma, l’epillio, la poesia bizantina e gli esiti umanistici della riscoperta dei classici.
La sua specialità fu però la traduzione dal greco, e soprattutto dal greco poetico contemporaneo: contribuì infatti in maniera decisiva a far scoprire all’Italia poeti come Elitis, Kavafis, Ritsos, Seferis. Curò edizioni e traduzioni (anche di valore letterario) dei lirici greci, degli Inni omerici, dei tragici, dell’intera Antologia Palatina, dell’anonimo idillio pastorale ἡ Βοσκοπούλα (i Voskopula, “La pastorella”), un componimento in endecasillabi dell’epoca del Rinascimento cretese (datato attorno all’anno 1600). (fonte Wikipedia)