cctm collettivo culturale tuttomondo Sylvia Plath Lettera d’amore
Lettera d’amore di Sylvia Plath (Boston, 1932 – Londra, 1963)
Non è facile dire il cambiamento che operasti.
Se adesso sono viva, allora ero morta
anche se, come una pietra, non me ne curavo
e me ne stavo dov’ero per abitudine.
Tu non ti limitasti a spingermi un po’ col piede, no –
e lasciare che rivolgessi il mio piccolo occhio nudo
di nuovo verso il cielo, senza speranza, è ovvio,
di comprendere l’azzurro, o le stelle.
Non fu questo. Diciamo che ho dormito: un serpente
mascherato da sasso nero tra i sassi neri
nel bianco iato dell’inverno –
come i miei vicini, senza trarre alcun piacere
dai milioni di guance perfettamente cesellate
che si posavano a ogni istante per sciogliere
la mia guancia di basalto. Si mutavano in lacrime,
angeli piangenti su nature spente,
ma non mi convincevano. Quelle lacrime gelavano.
Ogni testa morta aveva una visiera di ghiaccio.
E io continuavo a dormire come un dito ripiegato.
La prima cosa che vidi fu l’aria, aria trasparente,
e le gocce prigioniere che si levavano in rugiada
limpide come spiriti. Tutt’intorno giacevano molte
pietre stolide e inespressive,
Io guardavo e non capivo.
Con un brillio di scaglie di mica, mi svolsi
per riversarmi fuori come un liquido
tra le zampe d’uccello e gli steli delle piante
Non m’ingannai. Ti riconobbi all’istante.
Albero e pietra scintillavano, senz’ombra.
La mia breve lunghezza diventò lucente come vetro.
Cominciai a germogliare come un rametto di marzo:
un braccio e una gamba, un braccio, una gamba.
Da pietra a nuvola, e così salii in alto.
Ora assomiglio a una specie di dio
e fluttuo per l’aria nella mia veste d’anima
pura come una lastra di ghiaccio. È un dono.
da Tutte le poesie, Mondadori, 2019
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foto: Sylvia Plath
traduzione: Anna Ravano
Sylvia Plath (Boston, 1932 – Londra, 1963) è stata una poetessa e scrittrice statunitense.
Conosciuta soprattutto per la sua poesia, che le è valsa anche il premio Pulitzer, assegnato postumo nel 1982, Sylvia Plath ha anche scritto un romanzo, diversi libri per bambini, lettere e diari.
Raccolte poetiche
Il colosso (The Colossus and Other Poems, 1960)
Poppies in July (1962)
Ariel (1965, pubblicata postuma)
Crossing the Water (1971)
Winter Trees (1971)
Le poesie raccolte (The Collected Poems, 1981)
Poesie selezionate (Selected Poems, 1985)
Prosa
La campana di vetro (The Bell Jar, 1963), pubblicato sotto lo pseudonimo di Victoria Lucas
Johnny Panic e la Bibbia dei sogni (Johnny Panic and the Bible of Dreams, 1977)
Diari (The Journals of Sylvia Plath, 1982)
Lettere a casa (Letters Home: Correspondence 1950–1963, 1975)
Libri per bambini
A letto, bambini! (The Bed Book, 1976)
Max e il vestito color zafferano (The It-Doesn’t-Matter-Suit, 1996)
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