centro cultural tina modotti Lorenzo Mattotti
Lorenzo Mattotti (Brescia, 24 gennaio 1954) è un fumettista, illustratore, regista e sceneggiatore italiano.
È considerato uno dei maggiori illustratori del mondo, e collabora da anni con il «New Yorker» e «Le Monde». Nel mondo del fumetto (nel quale ha esordito insieme al gruppo Valvoline, che ha contribuito a fondare) è sufficiente citare un classico, Fuochi, del 1984, che insieme agli altri suoi libri ha fatto il giro del mondo.
Memorabili anche le sue illustrazioni per Pinocchio (Rizzoli, 1991). L’uomo alla finestra (romanzo per immagini scritto con Lilia Ambrosi ed edito da Feltrinelli) è del 1992. Da Einaudi ha pubblicato Stigmate (1999), scritto insieme a Claudio Piersanti, Jekyll & Hyde (2002, con Jerry Kramsky, ripubblicato nel 2012 in una nuova versione ampliata), Il rumore della brina (2003), con George Zentner, Lettere da un tempo lontano (2006), Fuochi (2009), The Raven-Il Corvo (2012, con Lou Reed) e ha illustrato per la collana dei «Millenni» le Fiabe dei Balcani, Le avventure di Pinocchio, i Racconti analitici di Sigmund Freud.
Lorenzo Mattotti (Brescia, 24 de enero de 1954) es un historietista, artista gráfico e ilustrador italiano.
En el campo del cómic, Mattotti ganó un Premio Eisner en 2003 por su “Doctor Jekyll y Sr. Hyde”, mientras que sus ilustraciones han sido publicadas en revistas como Cosmopolitan, Vogue, Newyorker, Le Monde y Vanity Fair.
Mattotti se inspira principalmente en pintores, músicos, escritores y directores de cine. Para él, la relación entre texto e imagen debe ser igual que con el texto y la música. Los dos deben enriquecerse. Inusualmente, en las historietas de Mattotti el texto ilustra. Se cerciora siempre que el texto tenga bastantes libertad para interpretaciones múltiples.
Con Fuegos (1986), Mattotti se ganó un renombre en el mundo de las historietas, cimentando su reputación como amo del color … siga leyendo Wikipedia
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opera: Lorenzo Mattotti , Toscana sulla copertina del New Yorker agosto 2010
opera: Lorenzo Mattotti , Toscana sulla copertina del New Yorker agosto 2010