collettivo culturale tuttomondo lettere degli emigranti italiani
L’ emigrazione italiana in Svizzera vista attraverso una lente speciale: le lettere inviate dai migranti italiani nella Confederazione alla giovane cantante Gigliola Cinquetti tra il 1964 e il 1965.
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Ill.ma Gigliola,
Io che Le scrivo so un Italiano da 23 hanni nato a Condofuri P. di Reggio Cal., sono e migrato in Svizzera da circa 2 mesi, ma sfortunatamente, dopo un mese di lavoro mi è accaduto questo? Come gli mettevo la Benzina ad un Motore si è incendiato »«e mi son visto in mezzo il fuoco» Mi son bruciato in faccia, le mani, una gamba, i capelli, le braccia, ho perso anche un po di Vista, devo portare gli occhiali per tutta la vita, sono rimasto pieno di cicatrici.
Ora chiedo a Lei cortesemente se può fare una canzone che un po’ l’ho scritta io, ma ci ne sono troppo sbaglie, Voglio per favore che Lei è tanto gentile, e la correga, e agiuga ancora quello che Lei vuole.
Ma se Lei non Vuol fare questo gli la darà a Domenico Modugno, o a quelche Collega Sua grazie.
Io ancora sono in Ospedale per qualche settimana, e poi riprenderò lavoro […]. Ma però non voglio che incontro spese che sono un povero operaio. La prego vivamente di darmi una Sua risposta, scusi gli errori che ho fatto solamente la II elementare, grazie.
Con i migliore devoti Ossequi
Un giovane sfortunato
Una volta aveva il mio bel viso, ma ora l’ho perso in un incendio sul lavoro. Ho poverò mé non so cosa fare, le ragazze non mi guardano più infaccia perche sono pieno di cicatrici, ho povero me non so più cosa fare; ho povero me; ho perso anche qualche grado di vista devo portare gli occhiali per tutta la vita.
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immagine dal web
Chi non ne ha mai canticchiato la melodia, magari orecchiata alla radio, ricordandosi solo le parole del titolo: «Non ho l’età»?
La canzone vincitrice del Festival di Sanremo 1964 fa parte ancora oggi della memoria collettiva (all’epoca vendette 1 milione di copie in tutto il mondo e venne tradotta in oltre 20 lingue) e sconvolse letteralmente la vita della sua interprete, la sedicenne veronese Gigliola Cinquetti, che sull’arco di una quindicina d’anni ricevette oltre 140 mila lettere dai suoi ammiratori sparsi ovunque.
Anche tra gli emigrati italiani in Svizzera vi erano molti fans della cantante, che hanno deciso di scriverle per raccontarle la propria storia e per chiederle aiuto.
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