cctm collettivo culturale tuttomondo Antonio Zita (Italia)
Gridano, Gaza di Antonio Zita (Turi, 1989)
Gridano
continuano a gridare
Il nostro silenzio è la loro fine.
immagine: il murale realizzato da Banksy su una porta nella Striscia di Gaza, 2015
Antonio Zita
Nato nel 1989 in provincia di Bari da Rosamaria Rossi, maestra di scuola elementare, e Vito Zita, sessantottino studente di matematica e di professione giornalista di cronaca giudiziaria.
A nove anni da il suo primo bacio ad una bambina in un momento di estasi e felicità. Frequenta il liceo scientifico Sante Simone di Conversano dove consegue la maturità con 15 quindicesimi alla prova di matematica facendo copiare alcuni compagni mentre. Studia due anni matematica mentre inizia l’attivismo in una associazione studentesca di ispirazione sindacale e si innamora di una ragazza che lo abbandona. Si dedica maggiormente nell’attivismo studentesco per curare il dolore e lo schianto della separazione. Si innamora varie volte, fa l’amore ogni volta che può, nel frattempo studia filosofia. Nel 2010 partecipa al maggio barese in cui gli studenti occupano prima scienze politiche, poi matematica e poi l’ateneo per contestare l’effetto concreto dei tagli della Gelmini e Tremonti: l’aumento delle tasse. Nel 2013 con un nutrito numero di studenti occupa il porto di Bari in solidarietà ai greci, vessati dalle politiche di austerity. L’impegno quasi totalizzante, un conflitto interno all’associazione e la morte di due compagni gli provocano una crisi psichica. Dal 2016 vive randagio per la provincia di Bari con una compagna, C., per quattro anni, fino al covid, anno in cui si lasciano. Nel 2017 compie un cammino di solidarietà agli attivisti Notap, da Bari a Melendugno, con C., L. e L. trovando solidarietà a Mola, Polignano, Monopoli, Brindisi. Dal convid vive ritirato sperimentando varie forme di lavoro, quasi tutte sottopagate, ritornato nel suo paese di origine, Turi. Nel ottobre del 2023 si ricovera nel ospedale psichiatrico di Putignano dove riceve cure dopo sei mesi di crisi dovuto ad un contesto lavorativo pesante. Da allora lavora come contadino per suo zio e un amico di famiglia e dopo una meravigliosa storia d’amore dalla primavera del 2024 è ritornato a scrivere poesia, per se, ed alcune, per tutti.
Collettivo Culturale TuttoMondo vuole essere un viaggio attraverso le varie forme dell’arte, della cultura e del costume.
Parole e immagini che possano offrire bellezza, far nascere una riflessione, dare meraviglia in questo momento in cui la meraviglia sembra essere perduta e stimolare la curiosità e la voglia di guardare il mondo, a TuttoMondo, cogliendone tutta la bellezza di luci, colori e d’ombre.
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cctm gaza