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Paolo Crepet (Italia)

31/08/2023 By carlaita

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Mia mamma non amava i Beatles. Ai genitori di oggi piacciono i Maneskin.

Il conflitto è diventato una sorta di baratto. La rivoluzione dei ragazzi è stata taciuta dalla comunità, che l’ha avvolta in un conservatorismo estremo. Pasolini sarebbe molto preoccupato, la sua denuncia del consumismo si è inverata. Oggi il nonno compra le stesse cose dei suoi nipoti, non è mai successo nella storia umana. Quella cesura era un fatto salutare, ognuno viveva il tempo giusto della sua esistenza. Oggi i genitori vogliono essere più giovani dei figli, tutto questo appiattisce e amicalizza un rapporto che invece deve essere fondato sul riconoscimento dei ruoli. Non esiste più il capitano, il punto di riferimento. È forse il compimento del ‘68, dalla rivolta antiautoritaria. Ma ora una generazione che ha contestato i padri è diventata serva dei propri figli. Non è capace di dire i no, di orientare senza usare l’autoritarismo, ma l’esperienza. C’è un armistizio: io ti faccio fare quello che vuoi, tu non mi infliggi la tensione di un conflitto. Ma così si spegne il desiderio di autonomia, l’ansia di recidere i cordoni, l’affermazione piena della propria identità. Il conflitto generazionale è sparito. E non è un bene».

«Se hai tutto, non cerchi nulla. Una delle applicazioni di intelligenza artificiale più usate dai ragazzi si chiama “Replica”. Non è assurdo?

Ogni generazione ha cercato di creare, non di replicare. Si voleva non ribadire, ma stupire, non accettare il frullato di quello che c’è, ma l’invenzione del nuovo. Noi stiamo diventando soli e ne siamo contenti. Abbiamo smesso di parlarci. Nelle scuole, in famiglia, nelle sezioni, nelle parrocchie, nei circoli o nelle piazze. Se vogliamo salvarci dobbiamo disallinearci, dobbiamo rinunciare all’ovvio, vivere la vita da un punto di vista originale. Non dobbiamo replicare, dobbiamo inventare».

E la sessualità?

«Oggi è vissuta senza desiderio. I ragazzi che frequentano giovanissimi i siti porno aumentano la fruizione ma finiscono col banalizzare il meraviglioso mistero del sesso. L’erotismo è scoperta, non fruizione. Casanova diceva “L’erotismo è l’attesa” e invece ora è tutto spiattellato. Troppo e troppo presto. Celebriamo la libertà sessuale uccidendo l’erotismo

Paolo Crepet

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“My mom didn’t like the Beatles. Today’s parents like Maneskin.

Conflict has become a kind of barter. The kids’ revolution was silenced by the community, which wrapped it in extreme conservatism. Pasolini would be very worried, his denunciation of consumerism has come true. Today, grandparents buy the same things as their grandchildren. This has never happened in human history. That break was a healthy thing, everyone lived the right time of their lives. Today, parents want to be younger than their children, and that flattens and makes friendly a relationship that should be based on the recognition of roles. The captain, the point of reference, no longer exists. Perhaps it is the fulfillment of ’68, from the anti-authoritarian revolt. But now a generation that challenged their fathers has become servants to their own children. They are not capable of saying no, of guiding without using authoritarianism, but experience. There is a truce: I let you do what you want, you don’t inflict the tension of a conflict on me. But in this way, the desire for autonomy, the anxiety of cutting the umbilical cord, the full affirmation of one’s identity, are extinguished. The generational conflict has disappeared. And it is not good.”

“If you have everything, you don’t look for anything. One of the most used artificial intelligence applications by children is called “Replica.”

Isn’t that absurd? Every generation has tried to create, not to replicate. They didn’t want to reiterate, but to surprise, not to accept the mash of what is there, but the invention of the new. We are becoming lonely and we are happy about it. We have stopped talking to each other. At school, in the family, in the sections, in the parishes, in the circles or in the squares. If we want to save ourselves, we must get out of alignment, we must give up the obvious, live life from an original point of view. We must not replicate, we must invent.”

And the sexuality?

“Today it is lived without desire. Young people who frequent pornographic websites at a very young age increase their consumption but end up trivializing the wonderful mystery of sex. Eroticism is discovery, not consumption. Casanova said “Eroticism is the wait” and instead now everything is blurted out. Too much and too early. We celebrate sexual freedom by killing eroticism.”

Paolo Crepet

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foto: Paolo Crepet

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Paolo Crepet (1951) is an Italian psychiatrist, sociologist, educator, essayist, and commentator.

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