cctm collettivo culturale tuttomondo Antonio Tabucchi ad Andrea Bajani
Se l’ignoranza fosse un vuoto sarebbe facile riempirlo di cose, di cultura, di civiltà. Ma l’ignoranza, caro mio, è un pieno.
E’ un muro, e i muri si possono solo abbattere, oppure scavalcare.
Antonio Tabucchi
citato in Andrea Bajani, Mi riconosci, Feltrinelli, 2013
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opera: Brockhampton
“Mi riconosci” è la storia di un’amicizia. Uno scrittore maturo e uno scrittore giovane hanno camminato in equilibrio sul filo di un’intesa trasognata e terrena. L’hanno fatto senza rete, tenendosi d’occhio. Insieme sono riusciti a guardare dentro il mistero delle parole. Per un tempo più o meno lungo sono stati amici, come possono esserlo uno scrittore maturo che ama l’impertinenza dei giovani e uno scrittore giovane più incline a proteggere che a essere protetto. Poi un giorno arriva la malattia, e la corda su cui camminavano comincia a tremare. È in quel momento, quando il filo lascia cadere il più vecchio, che il giovane comincia a raccontare. Perché solo raccontando dell’altro, del suo funambolismo, e della sua caduta, può sperare di non perdere l’equilibrio. “Mi riconosci” è un ballo intorno all’abisso delle parole, del nonsenso, del sogno. È la storia della nostalgia di essere vivi che i due scrittori hanno condiviso, e che ora è colmata di gesti, di oggetti che prendono vita, di case che fanno i dispetti, di bambini che sanno scombinare le carte, di sorrisi irriverenti, sardonici, pieni di luce. “Mi riconosci” è l’omaggio, commovente e stupefatto, di Andrea Bajani alla memoria di Antonio Tabucchi.
Antonio Tabucchi (Pisa 1943-Lisbona 2012) è stato docente universitario, traduttore e scrittore italiano, specializzato in lingua e letteratura portoghese.
Considerato il maggior esperto e traduttore di Fernando Pessoa in Italia, ha insegnato all’Università di Siena e ha dedicato la sua vita culturale al Portogallo e alla sua lingua.
Ha esordito come scrittore nel 1975 con il romanzo “Piazza d’Italia”, ma è diventato celebre a livello internazionale con opere come “Notturno indiano” (1984) e “Sostiene Pereira” (1994), quest’ultimo vincitore di numerosi premi italiani e tradotto in molte lingue. La sua narrativa mescola storia, fantasia e impegno civile, spesso con temi legati alla libertà e alla resistenza ai regimi totalitari.
Andrea Bajani è nato a Roma nel 1975.
È autore, fra gli altri, dei romanzi Cordiali saluti (Einaudi 2005), Se consideri le colpe (Einaudi 2007, Feltrinelli UE 2021; premi Super Mondello, Brancati, Recanati e Lo Straniero), Ogni promessa (Einaudi 2010, Feltrinelli UE 2021; premio Bagutta), Mi riconosci (2013), La gentile clientela (2013) e Il libro delle case (2021, finalista al premio Strega e al premio Campiello). È inoltre autore dei volumi di poesie Promemoria (Einaudi 2017), Dimora naturale (Einaudi 2020) e L’amore viene prima (Feltrinelli, 2022).
I suoi libri sono tradotti in 17 Paesi. È writer in residence presso la Rice University di Houston, in Texas.
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