cctm collettivo culturale tuttomondo Ernesto Sabato Il destino aveva ragione
Molte volte mi è successo: lottare incessantemente contro un ostacolo che mi impedisce di fare qualcosa che ritengo necessario o opportuno, accettare con rabbia la sconfitta e infine, un po’ di tempo dopo, verificare che il destino aveva ragione.
Ernesto Sabato
da Il tunnel, Feltrinelli, 2014
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immagine dal web
Storia d’amore che si trasforma in ossessione e sfocia in omicidio, il primo romanzo di Sabato, apprezzato tra gli altri da Albert Camus, Thomas Mann e Graham Greene, è una meditazione sulla condizione patologica dell’artista o, più in generale, sulla patologia della conoscenza.
La voce narrante è quella di un pittore, Juan Pablo Castel, un uomo solitario che si sente come imprigionato in un tunnel che lo isola dagli altri. Dopo il processo che l’ha condannato a scontare la sua colpa, descrive in pagine di grande e impietosa lucidità il proprio amore per María Iribarne, la moglie di un altro uomo. Lei costituisce per lui l’unica residua possibilità, sebbene parziale, di contatto con il mondo attraverso la sua arte. Almeno fino a quando lui non si accorge che anche questa forma di comunicazione è irrealizzabile e arriva, in un crescendo drammatico di delirio, a eliminare l’oggetto stesso della sua allucinata e contorta passione.
Ernesto Sabato (Rojas, Buenos Aires, 1911 – Santos-Lugares, 2011), assieme ad autori come Borges, Cortázar, Vargas Llosa, Fuentes, García Márquez, è uno dei grandi rinnovatori del romanzo latinoamericano.
Si dedica a matematica, fisica e politica prima di esordire come scrittore nel 1940. Il tunnel, il suo primo romanzo, viene pubblicato nel 1948. Vive tra Parigi e l’Argentina. Nel 1983, in seguito alla caduta della dittatura argentina, Sabato viene nominato presidente della Commissione nazionale sui desaparecidos e scrive Nunca más, sulle atrocità commesse dalla giunta militare. Delle sue opere ricordiamo: Sopra eroi e tombe (Feltrinelli, 1965; Editori Riuniti, 1987; Einaudi, 2009), Il tunnel (Feltrinelli, 1967, 2010), L’angelo dell’abisso (Rizzoli, 1977), Approssimazioni alla letteratura del nostro tempo: Borges, Sartre, Robbe-Grillet (Editori Riuniti, 1986), Prima della fine (Einaudi, 1999) e Lo scrittore e i suoi fantasmi (Meltemi, 2000).
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