centro cultural tina modotti Patrizia Cavalli
«Tan esclava. ¡Qué cosa!
Tan bárbaramente esclava. ¡Y dale!
tan ridículamente esclava. ¡En fin!
¿Qué cosa soy yo?
Mecánica, atada, obediente,
en esclavitud biológica y creyente. Basta,
deslizo en el sueño, aquí empieza
mi libre albedrío, aquí me toca a mí
decidir lo que pasará,
cómo seré, cuáles palabra decir
en el sueño que me asigno ».
«Cosí schiava. Che roba!
Cosí barbaramente schiava. E dai!
Cosí ridicolmente schiava. Ma insomma!
Che cosa sono io?
Meccanica, legata, ubbidiente,
in schiavitú biologica e credente. Basta,
scivolo nel sonno, qui comincia
il mio libero arbitrio, qui tocca a me
decidere che cosa mi accadrà,
come sarò, quali parole dire
nel sogno che mi assegno».
Patrizia Cavalli, Datura, 2013
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Traduzione: cctm
Foto: copertina del libro
Patrizia Cavalli (Todi, 17 aprile 1949) è una poetessa italiana.
Ha pubblicato per la Collezione di poesia di Einaudi alcune raccolte di successo: Le mie poesie non cambieranno il mondo (1974), Il cielo (1981), Poesie 1974-1992 (1992), L’io singolare proprio mio (1992) e Sempre aperto teatro (1999, Premio Letterario Viareggio-Repaci), Pigre divinità e pigra sorte (2006, Premio Dessì). L’ultima raccolta è Datura (2013).
Sempre per l’editore Einaudi ha tradotto Anfitrione di Molière e il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare; dello stesso autore ha tradotto inoltre Otello, messo in scena dal regista e attore Arturo Cirillo nel 2009.
Insieme alla cantautrice Diana Tejera ha realizzato nel 2013 il libro/disco “Al cuore fa bene far le scale” edito da Voland/Bideri. Con lei e la cantautrice jazz Chiara Civello ha scritto il brano E se. Vive a Roma. (fonte Wikipedia)