collettivo culturale tuttomondo Monia Gaita poesia
L’ora che si ribalta di Monia Gaita (Italia)
L’ora che si ribalta
nel sole dai raggi più obliqui che in altre regioni dell’anno.
Si compiono i moti di rotazione e di rivoluzione del sentire,
i moti millenari che giungono da ere a me lontane.
È il solstìzio d’inverno, di questo inverno che non desideravo.
Mi cade a perpendicolo sul cuore. Mi disallinea i punti cardinali.
Che cosa cerco? Cosa dovrei recuperare?
La solitudine si trova alla massima altezza sull’orizzonte.
Spostarmi di qualche centinaio di metri non servirebbe.
Nel computo di quello che rimane guardo l’aria,
il verde divisibile per 4 dei noccioli,
l’orbita ellittica di tutti i grandi errori.
Il vento osserva magro la propria inclinazione;
l’arco descritto dal malleolo delle identiche abitudini
infigge nella terra i suoi bastoni.
La giostra seguita a girare su sé stessa,
il sangue alla stanchezza coincide
con il meridiano delle cose,
resto viva.
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La hora que se vuelca de Monia Gaita (Italia)
La hora que se vuelca
en el sol de los rayos más oblicuos que en otras regiones del año.
Se cumplen los movimientos de rotación y de revolución del sentir,
los movimientos milenarios que llegan de eras lejanas a mí.
Es el solsticio de invierno, de este invierno que no deseaba.
Me cae perpendicularmente sobre el corazón. Me desalinea los puntos cardinales.
¿Qué busco? ¿Qué debería recuperar?
La soledad se encuentra a la máxima altura en el horizonte.
Moverme unos cuántos centenares de metros no serviría.
En el cómputo de lo que queda miro el aire,
el verde divisible por 4 de las semillas,
la órbita elíptica de todos los grandes errores.
El viento observa escuálido su propia inclinación;
el arco descrito por el maléolo de las idénticas costumbres
clava en la tierra sus bastones.
El carrusel sigue para girar sobre sí mismo,
la sangre al cansancio coincide
con el meridiano de las cosas,
quedo viva.
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Traduzione: Antonio Nazzaro
Foto: Monia Gaita
Monia Gaita, validissima poetessa irpina, nota anche in ambito nazionale, valente critico e giornalista, operatrice culturale, ci propone qui tre suoi testi inediti, che volentieri pubblichiamo in questo spazio di “Transiti Poetici”.
Un rendersi disponibile in sordina, ma senza trascurare la propria forza, l’impellenza di essere e di trasparire attraverso la filigrana della quotidianità, la volontà di dichiarare e di “vidimare” la propria luce e il proprio amore in assoluto. Suddividersi consegnandosi agli altri, ma proteggendo l’io, la propria originalità e la propria voce. Tutto ciò, in estrema sintesi, aleggia in queste sue tre composizioni. La sua voce è alta, il suo dettato preciso e ricco di rimandi, con un lessico elaborato e colto ma diretto e fluido.
Ringraziamo Monia Gaita per averci offerto la possibilità di entrare, ancora una volta, nel suo gradevolissimo e pregevole mondo poetico.
Monia Gaita poesia