centro cultural tina modotti Manuela Dago (Italia)
de Manuela Dago (Italia)
estás siempre encima de esa ramita
mirando arriba y luego abajo
tienes que levantar el vuelo
el vuelo tú te lo tienes que levantar
él no sabe de ser tuyo
pero tú lo tienes que levantar
y basta
no hay otras formas
para hacerlo.
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di Manuela Dago (Italia)
stai sempre su quel rametto
a guardare in alto e poi in basso
devi prendere il volo
il volo tu te lo devi prendere
lui non sa di essere tuo
ma tu lo devi prendere
e basta
e non ci sono altri modi
per fare
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Traduzione: Antonio Nazzaro
Foto: Manuela_Dago
Le poesie di Manuela Dago fanno pensare ai riquadri di stoffa colorata di una grande coperta patchwork; sotto un’apparenza morbida e domestica questi piccoli frammenti arguti, saggi e talvolta dolorosi cuciono, tengono insieme e ci restituiscono il senso di un’esistenza trascorsa tra giorni un po’ monotoni e un po’ buffi, l’incanto e il disicanto di un tempo che scorre e cambia e la consapevolezza che noi\ tra le parole\ siamo un ponte trasparente.
Manuela Dago è nata nel 1978 in Friuli e inizia a scrivere poesie all’età di 12 anni.
Da grande si trasferisce a Milano dove conosce Francesca Genti con cui nel 2012 fonda Sartoria Utopia, piccola casa editrice di libri fatti a mano.
Ha pubblicato le plaquette Un mare piccolo (Culturaglobale, 2012) e Altre forme di vita (Sartoria Utopia, 2012) e ha illustrato il libro per bambini Il mio bambino mi ha detto (testo poetico di F. Genti, Sartoria Utopia, 2016).
Nel 2017 ha pubblicato Poesie che non mi stavano da nessuna parte (Sartoria Utopia).
Fa parte del collettivo Supernove insieme a Roberta Durante, Francesca Genti, Francesca Gironi e Silvia Salvagnini; cinque artiste unite in un collettivo per una poesia attiva che integri la dimensione estetica e etica, che sia punto di partenza per risanare/inventare parole, cose, creature, mondi.