centro cultural tina modotti faltas desde la mañana
bacio
manchi dal mattino
sei distanza infinita
nella cucina si sente muoverti
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beso
faltas desde la mañana
eres distancia infinia
en la cocina se oye moverte
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Antonio Nazzaro
artist Mariana De Marchi
Collaboro con Antonio Nazzaro da alcuni anni per Atelier ed è un tipo di collaborazione anomala: avviene quasi tutto nel silenzio della lettura reciproca.
Spesso Antonio di sua iniziativa e in modo totalmente disinteressato e gratuito traduce alcuni autori pubblicati da noi di Atelier online. Uno scambio di letture fatto puramente per il piacere della parola, per la condivisione ad ampio spettro e per la ricerca di una poesia che sia vita e verità. Lunedì 10 giugno ho avuto la fortuna di incontrare di persona Antonio Nazzaro a Bologna, prima volta che rientra in Italia dopo parecchio tempo. Ci sono alcuni incontri che non dimentichi, che non ignori e continui a scavarti dentro le viscere in modo frenetico nelle ore e nei i giorni successivi, ti apri dentro varchi. Per me è stato uno di questi, conoscere Antonio è stato un dono prima di tutto di vita e anche di poesia.
Antonio non ha paura di usare parole come baci, amore e vento, non ha paura perché per vivere bisogna prima di tutto sopravvivere, perché la morte è qualcosa di quotidiano ed è allo stesso tempo necessario per la cultura latino americana; è necessario perché senza la morte non si ha alcun rispetto e amore per la vita. Non c’è spazio per le cose piccole, per i piccoli dispiaceri, per quelle depressioni che ti portano a chiudere le ante delle finestre. In America Latina non c’è tempo per questo, perché puoi morire attraversando una strada. Ecco quindi una poesia quella di Antonio che è espressione di coraggio e dolore profondissimo insieme, un dolore raccolto come acqua piovana a conca nelle mani, un dolore che è insieme spinta alla vita. (Clery Celeste)