centro cultural tina modotti Luca Bresciani (Italia)
de Luca Bresciani (Italia)
Caminando se divisa a veces
un manojo de llaves levantado del suelo
como si de los portales cerrados
naciera la ceguera de los hombres.
Poca altura basta para el rescate
escogiendo el umbral de un murito
para decirte: creo aún en una alianza
y son tuyas mis rodillas.
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di Luca Bresciani (Italia)
Camminando si scorge talvolta
un mazzo di chiavi sollevato da terra
come se dai portoni serrati
nascesse la cecità degli uomini.
Poca altezza basta al soccorso
scegliendo la soglia di un muretto
per dirti: credo ancora a un’alleanza
e sono tue le mie ginocchia.
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Traduzione: cctm
Foto: Luca Bresciani
Davide Rondoni dice bene, nella breve prefazione a L’elaborazione del tutto di Luca Bresciani (Interno Poesia 2017), quando parla di tentativo di poesia che sembra sottrarsi programmaticamente all’offerta di materia biografica, resa per sole geometrie interne di pensiero e tensione morale.
Come se quel compito di cui l’autore parla rispetto alla vita e al mondo trovasse nella scrittura stessa il primo campo, la prima verifica e il primo duro banco di prova. Cosa è infatti una scrittura che cerca l’allargarsi alla vita?
L’autore qui cerca di compiere tale allargamento per sottrazione, ovvero non chiedendo alla sua scrittura di farsi ospitale del mondo bensì di farsi quasi pura grafia intellettuale e morale, registrazione sismografica di movimenti interiori – non di rado tellurici. Abbiamo così un libro compatto e volitivo, una parola asciutta e provocante. Una scrittura che chiama il lettore a poche, necessarie, questioni.
Il che per un libro non è poco.
Camminando si scorge talvolta … Caminando se divisa a veces … di Luca Bresciani