centro cultural tina modotti Leila Falà (Italia)
Ciao come stai? Tutto bene grazie.
Proprio oggi volevo suicidarmi un po’
e poi mi è mancato il coraggio.
O la voglia di pensare a come fare.
Non mi suicido per pigrizia?
Oltretutto a un certo punto
mi han telefonato – “Ciao, sono Patrizia”.
Voleva vendermi servizi telefonici
e mi sono così offuscata che alla fine
non ci ho più pensato.
Poi è tornato mio marito,
e così il suicidio è finito.
Da qualche tempo per colpa sua
non riesco mai a combinare niente.
_
Leila Falà
_
dipinto Norman Garstin
Leila Falà, nata ad Ancona, vive a Bologna.
Si è formata al Dams con G. Scabia e alla scuola di Teatro Galante Garrone e si è occupata di comunicazione, mkt, donne (fondatrice del Centro Documentazione Donne, Bo).
Attrice, nel 2000 entra ne Il GruppoLiberoTeatro, compagnia di ricerca, e vi recita fino al 2008, mettendo in scena anche propri testi.
Poeta, ha pubblicato Mobili e altre minuzie, DARS, 2015 (premi: Elsa Buiese 2015 e il Paese delle Donne 2016), la silloge Oggetti, dedicata ai fatti di Ustica, in E’ negli oggetti che ti ricerco (Corraini, 2013) (presentazione di Niva Lorenzini) e l’e-book Certe sere altri pretesti.
Ha curato l’antologia del Gruppo 98 Poesia Della Propria voce (Qudulibri, Bo 2016). Ha partecipato a RicercaBo 2012, a Festival Internazionali (la Palabra,Venezia 2014 e Biennale Donna,Trieste 2019), al progetto di D.Franchi “Riparare le relazioni” (2018) e dal 2013 a “Residenze Estive”; è nell’atlante di Poesia contemporanea Ossigeno Nascente dell’Università di Bologna e pubblicata in riviste, siti web, antologie: Cuore di preda (CFR 2012), Sotto il cielo di Lampedusa (Qudu2014), Fil Rouge (CFR 2015) ecc.
Fa parte della SIL e della redazione della rivista “Le Voci della Luna”. Cura piccoli eventi poetici.
Ciao come stai? Tutto bene grazie … Leila Falà