collettivo culturale tuttomondo Franco Fortini (Italia)
di Franco Fortini (Italia)
Lontano lontano si fanno la guerra.
Il sangue degli altri si sparge per terra.
Io questa mattina mi sono ferito
a un gambo di rosa, pungendomi un dito.
Succhiando quel dito, pensavo alla guerra.
Oh povera gente, che triste è la terra!
Non posso giovare, non posso parlare,
non posso partire per cielo o per mare.
E se anche potessi, o genti indifese,
ho l’arabo nullo! Ho scarso l’inglese!
Potrei sotto il capo dei corpi riversi
posare un mio fitto volume di versi?
Non credo. Cessiamo la mesta ironia.
Mettiamo una maglia, che il sole va via.
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de Franco Fortini (Italia)
Lejos lejos se hacen la guerra.
La sangre de los otros se esparce por la tierra.
Yo esta mañana me he herido
con un tallo de rosa, pinchándome un dedo.
Chupando aquel dedo, pensaba en la guerra.
¡Oh pobre gente, qué triste está la tierra!
No puedo ayudar, no puedo hablar,
no puedo partir por cielo o por mar.
Y aunque pudiese, oh gentes indefensas,
¡tengo el árabe nulo! ¡Tengo escaso el inglés!
¿Podría bajo la cabeza de los cuerpos tirados
dejar mi denso volumen de versos?
No lo creo. Cesemos la triste ironía.
Pongámonos una camiseta, que el sol se va.
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Traduzione: Antonio Nazzaro
Foto: Franco Fortini
Franco Fortini, nato Franco Lattes (Firenze, 10 settembre 1917 – Milano, 28 novembre 1994), è stato un poeta, saggista, critico letterario e traduttore italiano … continua a leggere su Wikipedia
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Autore di poesie e romanzi, critico letterario, traduttore e polemista, Fortini ha un posto di primissimo piano tra gli intellettuali del secondo dopoguerra. La sua produzione poetica, iniziata già ben prima della guerra, è stata raccolta integralmente nel volume Una volta per sempre del 1978.
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