centro cultural tina modotti Francesco Vitale (Italia)
de Francesco Vitale (Italia)
Después de la lluvia
miro las hojas muertas:
cada una tiene un nombre
*
El destino es una piedra en el agua
no importa la mano
solo los círculos de la onda
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di Francesco Vitale (Italia)
Dopo la pioggia
guardo le foglie morte:
ognuna ha un nome
*
Il destino è un sasso nell’acqua
non conta la mano
solo i cerchi dell’onda
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Traduzione: Antonio Nazzaro
Foto: Francesco Vitale
Una intimità che si apre al mondo. Gli Haiku di Francesco Vitale (by Jessica Malagreca)
Continua il nostro viaggio di conoscenza tra artisti di diverso genere e autori emergenti. Questo mese faremo la conoscenza di un giovane e talenutoso poeta Haiku: Francesco Vitale.
Calabrese di origini, consegue la laurea triennale all’Università della Calabria in Comunicazione e Dams con una tesi che parla proprio di questa forma poetica della letteratura giapponese, dal titolo “L’Immaginie-Haiku; Kiarostami tra poesia,fotografia e cinema”.
Ed è durante il periodo di stesura della tesi triennale che nasce la sua passione nei confronti degli Haiku. I suoi riferimenti sono il giapponese Matsuo Bashō (autore del periodo Edo) e l’iraniano Abbas Kiarostami (poeta, nonché regista, sceneggiatore, montatore, fotografo).
“Una storia dei giorni che passano” è il titolo del suo primo volume, pubblicato nel 2015 con la casa editrice Coessenza di Cosenza: «quarantadue componimenti brevi della tradizione che va dagli haiku giapponesi alle poesie di Kiarostami. Istanti di vita e istantanee di immagini, fra introspezione e sguardo sul mondo» (www.coessenza.org/).
Consegue altresì la Laurea magistrale all’Università Roma Tre in Cinema, televisione e produzione multimediale con una tesi dal titolo: “77 GIRI : Il ruolo della colonna sonora nel cinema degli/sugli anni Settanta”.
Recentemente è uscita la sua seconda raccolta di Haiku, intitolata “Varchi antichi” ed edita da Edizioni Erranti. «Un sentimento profondo – riporta il sito della casa editrice – una intimità che si apre al mondo. Poesia che scorre nelle vene. Prendiamoci tutto il tempo per comporre la colonna sonora che serve alle nostre vite».