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(…) Il giorno 22 luglio dello scorso anno tale Mingoni Edith in Toussan aveva presentato a questa Procura della Repubblica una querela contro gli onorevoli Scalfaro Oscar, Sampietro Umberto e Titomanlio Vittoria, deputati al Parlamento. Assumeva la querelante che il giorno 20 luglio, verso le ore 15, trovandosi a pranzare nel ristorante “Chiarina” (…) a causa del gran caldo, si era tolta il bolerino che indossava su un abito a bretelle.
Erano frattanto entrati nel locale due signori, che in un primo momento si erano diretti verso una signora , che pranzava seduta a un tavolo posto in un angolo della sala, con la quale avevano scambiato qualche parola.
Aggiungeva la Mingoni che uno dei predetti individui si era improvvisamente a lei avvicinato ed in tono minaccioso le aveva detto :” E’ uno schifo! E’ una cosa indegna ed abominevole! Lei manca di rispetto al locale ed alle persone presenti. Se è vestita in quel modo è una donna disonesta. Le ordino di rimettere il bolerino”.
Anche l’ altro individuo le si era fatto vicino ed aveva pronunciato al suo indirizzo la frase: ” E’ una bestia vestita così”, mentre anche la signora, che si trovava sedeuta ad un angolo della sala e con la quale i due avevamo prima parlato, aveva rivolto alla querelante altre frasi ingiuriose.
In seguito ad invito della Mingoni i tre si erano qualificati per deputati al Parlamento e precisamente: il primo per l’ onorevole Scalfaro Oscar Luigi, il secondo per l’ onorevole Sampietro Umberto e la terza per l’ onorevole Titomanlio Vittoria. (…)
tratto dalla Domanda di Autorizzazione a Procedere in Giudizio trasmessa dal Ministro di Grazia e Giustizia alla Camera dei Deputati, 18 settembre 1951
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immagine dal web, Edith Toussan, La Signora del Prendisole, Tempo, 25 Novembre 1950
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