centro cultural tina modotti Daìta Martinez (Italia)
di Daìta Martinez (Italia)
piccolissimo lunare viso
e pochi spicci di memoria
nello zaino di antonio che
un gioco si direbbe dell’inverno
l’accenno del tempo
svanito in un secondo di cicale e
caramelle paura declinata fragile
imprudente la prima volta
del giardino inglese
a fianco delle donne si canta forse l’aria
che più di tanto non mente l’irruenza
dell’acqua sulla fronte accolta
sotto i libri della storia in via bonanno
quella volta di dicembre
senza padre madre santa della grazia
indifesa la parola sorpresa quasi
ad angolo quasi il niente di una carezza
ogniqualsivoglia che non voglia
farsi arco disaccorto alla tua stanza
incompresa dell’età e di un rollìo d’alba accesa
a una promessa nello scarto della strada
farsi carico di stelle la mela acerba
dei tuoi anni scompresi tra i capelli
e ancora nello zaino di antonio
mariposa l’invisibile sposa di carta
zafferano o di un’altra sigaretta e sulle labbra
l’occidente assente delle scarpe stinte
scoperto il paesaggio i vecchi semi dal
nuovo sguardo sulla mano del fioraio
il racconto è più lieve verso casa tra le braccia
soffiato come ancora culla soffiato
l’abbandono al silenzio del muro caduto nel
bambino un sogno a fianco delle donne
s’accuccia il mondo una preghiera agli angeli
salito sorriso piccolissimo lunare viso
nello zaino di antonio
di nuvola torna vuoto il ticchettìo di un’aiuola
sulla schiena a pioggia leggera
sempre a fianco delle donne
una donna non è madre santa della grazia
e ti è madre per un gesto a meraviglia del creato
eppure madre che neppure è
_
de Daìta Martinez (Italia)
pequeñísimo lunar el rostro
y pocos destacados de memoria
en la mochila de antonio que
un juego se diría del invierno
la insinuación del tiempo
desvanecido en un segundo de cigarras y
caramelos miedo declinado frágil
imprudente la primera vez
del jardín inglés
junto a las mujeres se canta quizás el aire
que más de tanto no miente la vehemencia
del agua en la frente acogida
bajo los libros de la historia en calle bonanno
aquella vez en diciembre
sin padre madre santa de la gracia
indefensa la palabra sorprendida casi
en ángulo casi la nada de una caricia
cualquiera que sea lo que no quiera
hacerse arco de discordia en tu habitación
incomprendida de la edad y de un balanceo de alba encendida
a una promesa en el desvío de la carretera
hacerse cargo de estrellas la manzana verde
de tus años incluidos entre los cabellos
y aún en la mochila de antonio
mariposa la invisible esposa de papel
azafrán o de otro cigarrillo y en los labios
el occidente ausente de los zapatos desteñidos
descubierto el paisaje las viejas semillas por
la nueva mirada en la mano del florista
el cuento es más leve hacia la casa entre los brazos
soplado como aún acuna soplado
el abandono al silencio del muro caído en el
niño un sueño junto a las mujeres
se acuclilla el mundo una plegaria a los ángeles
subida sonrisa pequeñísimo lunar el rostro
en la mochila de antonio
de nube vuelve el vacío repiqueteo de un arriate
en la espalda de lluvia ligera
siempre junto a las mujeres
una mujer no es madre santa de la gracia
y te es madre por un gesto maravilla de la creación
aún así madre que ni siquiera es
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Traduzione: Antonio Nazzaro
Foto: Daìta Martinez
Daìta Martinez è nata a Palermo ove risiede.
Segnalata e premiata in diversi concorsi ha pubblicato in antologica con LietoColle, La Vita Felice, Mondadori, Akkuaria, Fusibilialibri, Ursini Edizioni, Cfr Edizioni e Il Soffio.
Dietro l’una è la sua opera prima, segnalata al Premio Nazionale Maria Marino. Autrice dei testi in video Kalavria 2009, nel 2015 ha vinto il primo premio ha vinto il primo premio – sezione dialettettale del Concorso “Città di Chiaramonte Gulfi”. La bottega di Via Alloro è il suo ultimo lavoro poetico. Nel 2018 è stata finalista – sezione opere inedite in lingua siciliana – della 44a edizione del Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo. E’ stata inserita nell’Almanacco di poesia italiana al femminile “Secolo Donna 2018”, Edizioni Macabor.