centro cultural tina modotti beso equilibrista antonio nazzaro bacio
beso equilibrista de esos que caminan sobre el alambre entre el día y la noche.
bacio equilibrista di quelli che camminano sul filo tra il giorno e la notte.
Antonio Nazzaro
artist Mariana De Marchi
Vive una specie di estremismo poetico, Antonio Nazzaro, torinese di nascita, sudamericano nel sangue, coordinatore, da dieci anni, del Centro Culturale Tina Modotti, passato dal Messico al Venezuela, ora in Colombia.
Una attitudine alla poesia come amplificazione della vita, anima Nazzaro. Quando gli chiedo cosa accade ora in Venezuela, è drastico: “non è un paese… è un territorio in mano a bande criminali protette dalla dittatura militare”.
Lui, intanto, sotto minaccia, a causa di un libro, Appunti dal Venezuela, si è rifugiato a Bogotá. Non desiste, però, il poeta, anzi, rilancia. Il suo ultimo libro, Amore migrante e l’ultima sigaretta (2018) esce contestualmente in Italia e in Sudamerica, ed è un regesto dei giorni d’indefettibile tenerezza.
La ‘migrazione’ è una delle cifre di Nazzaro, poeta apolide, apostolo della poesia. Di luogo in luogo, di volto in volto, l’etica è sempre quella di amare, cioè di gettarsi a capofitto. Capire, semmai, verrà dopo. Amare, in fondo, significa erigere storie per proteggersi dalla Storia, significa “raccontare storie di odore di benzina e neon/ che frantumano notti e cuori” (da Pangea)
cctm.website
Antonio Nazzaro – beso equilibrista … bacio equilibrista
Aunque la escritura sea breve, la poesía de Antonio Nazzaro siempre cuenta algo más allá de las palabras; en cada uno de sus versos nos encontramos con una llaga abierta donde el acto de amar, emigrar y prender un cigarro es la insistencia que punza al cuerpo, lo rasga, lo aprieta y obliga a mirar hacia aquella inocencia que insistimos en dejar atrás.