collettivo culturale tuttomondo Alice Serrao (Italia)
Ape di Alice Serrao (Italia)
Tutti sanno l’effetto dirompente
di un’ape in una classe;
è aria il peso d’ogni parola
e il corpo scatta
nel rombo istintivo del banco
che si sposta.
Il ronzio disarticola le file, questo
timore incontenibile che fa
la vita quando punge.
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da Linea di cattedra, Samuele editore, 2021
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illustrazione: martha bowyer
La scuola è una finestra così speciale sul mondo, è una tale foresta di simboli e metafore, che la letteratura, e la poesia in particolare, possono, incontrandola, fare scintille.
Soprattutto è già lei in sé, la scuola, una metafora. È già poesia. E proprio per questo, perché non bisogna aggiungere niente, è difficile da dire. Con la recente pandemia, poi, alla scuola è successa una cosa mai vista: con la didattica a distanza è uscita dalle aule e dai muri grigi degli istituti ed è entrata nelle case, e le case, anche, sono entrate nella scuola. E non solo allievi e professori, presidi e bidelli hanno vissuto l’anno scolastico, ma genitori e familiari in genere e amici dei familiari, cioè praticamente tutti. E se forse non ci sono stati grandi risultati nell’apprendimento dei ragazzi, ci sono stati risultati eccellenti nella nostra vita sociale. La comunità ha visto la scuola, questa sconosciuta, e ha capito la sua importanza.
Alice Serrao, giovane professoressa, e poetessa, ci racconta questa scuola completamente nuova, inedita, dal primo giorno dell’anno scolastico 2020-2021, anno di pandemia Covid-19, con i ragazzi cresciuti di qualche mese e nuovi, straniti e trasformati dalle novità, che si avviano agli ingressi scaglionati, ai complessi protocolli del distanziamento.
[…]
Ne esce un piccolo libro compatto come un poemetto. Pieno di voci e di silenzi, di non detto che illumina. Siamo davanti ai ragazzi anche noi, a quel loro giungere, anno dopo anno, alla riva, alla linea della cattedra. Siamo anche noi dentro a quelle quattro pareti virtuali di solitudine, di noia e di illuminazioni. Vita che scorre, sapere che trapassa, trasforma. E questa poesia, piana come un diario ma piena di scosse e accensioni, mossa come le espressioni dei ragazzi, piena di vuoti e di pieni, ci stupisce, ci insegna. La professoressa è promossa.
Claudio Damiani
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collettivo culturale tuttomondo Alice Serrao (Italia)