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Nudo di Aída Elena Párraga (El Salvador, 1966)
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Nudo sei
come il primo albero
come l’acqua
come il cielo
che solo riesce ad arrossire.
Nudo,
un crescere di pelle
e di aromi
come un gelsomino all’alba
che prepara i suoi petali all’abbraccio…
Alla resa…
Alla conquista.
Nudo
(più nudo che nel ventre miracoloso
perché mi guardi negli occhi)
mostrandomi le tue cicatrici,
i tuoi tempi ,
i tuoi timori.
Mostrandomi il tuo corpo,
prestandolo alle mie labbra
che le mordono gli aneli
Nudo,
ansioso per reinventare quello già inventato,
perché la tua nudità si vesta con la mia,
perché si mischi la cannella del tuo sesso
con le mie ciotole di manta e camomilla.
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Desnudo de Aída Elena Párraga (El Salvador, 1966)
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Desnudo estás,
como el primer árbol,
como el agua,
como el cielo
que sólo atina a sonrojarse.
Desnudo,
creciendo en piel
y en aromas,
como jazmín de madrugada
que prepara sus pétalos al abrazo…
A la rendición…
A la conquista.
Desnudo
(más desnudo que en el vientre milagroso
porque me miras a los ojos)
mostrándome tus cicatrices,
tus templos,
tus temores.
Mostrándome tu cuerpo,
prestándoselo a mis labios
que le muerden los anhelos
Desnudo,
ansioso por reinventar lo ya inventado,
porque tu desnudez se vista con la mía,
porque se mezcle la canela de tu sexo
con mis cuencos de menta y manzanilla.
Traduzione: cctm
Foto: web
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